Crisi, Berlusconi: “Aggrediremo i costi della politica”
Dopo il nuovo incontro con le pari sociali che anticipa il Cdm di stasera, Silvio Berlusconi ha reso noti alcuni punti della manovra. “Aggrediremo i costi della politica con 14-15 misure”, ha assicurato il premier il quale ha anche annunciato un taglio di sei miliardi ai ministeri nel 2012 e di 2,5 nel 2013. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, poi, ha ribadito l’intenzione di ridurre le province e accorpare i comuni. “Questo è il tipico caso di decreto per necessità e urgenza. La necessità per la tenuta del paese, l’urgenza per i mercati – ha spiegato Tremonti –. Questi obbiettivi si devono raggiungere attraverso riduzioni della spesa, se li raggiungessimo con aumenti fiscali non verrebbero considerati validi da Bruxelles”. In queste ore si è farneticato abbastanza sui rapporti Tremonti-Bossi i quali nella giornata di giovedì avevano sottolineato alcune divergenze. Ma c’è chi è andato oltre, tra qualche parlamentare, e ha visto nei due, piuttosto, un’intesa per far cadere il governo. “I politici, a furia di star vicino ai giornalisti… C’è qualcuno che dà fuori la mancia per far dire che c’è un asse per far cadere il governo. Una volta si scrivevano le cose che avvenivano. Adesso si inventa”, ha commentato laconico il leader della Lega Nord.