Crisi, i tagli che non convincono gli Enti locali
Gli annunci di Tremonti (sei miliardi di tagli) non sono piaciuti agli Enti locali. “Il federalismo fiscale non esiste più – ha chiosato il presidente della Regione Lombardia durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l’incontro di Comuni, Regioni e Province con il governo –. Siamo alla terza manovra e già quella del 2010 pesava molto sulle Regioni. I tagli previsti nel luglio 2011 pesano per il 50% su Regioni quando queste pesano sulla spesa totale solo per il 16%. Quindi gli ulteriori tagli comportano ulteriori pesanti sacrifici per le Regioni”. A ribadire il concetto il vicepresidente dell’Anci, Graziano Delrio: “Ci aspettavamo di poterci sedere per rivedere il Patto di Stabilità. Siamo di fronte all’ennesima operazione chirurgica. Il ministro Tremonti, come un chirurgo al tavolo operatorio, preleva fegato e intestino al malato, ma non lo guarisce. Che comincino a guardare in casa delle amministrazioni centrali. Ci appelliamo quindi al presidente del Consiglio perché cambi l’impostazione della manovra. Altrimenti, tra sei mesi, saremo ancora qui a parlare dell’ennesima manovrina”.