Berlusconi al telefono con Lavitola, le reazioni dell’opposizione
Come era preventivabile, le intercettazioni pubblicate da Repubblica relative ad una conversazione telefonica tra il premier Silvio Berlusconi e Valter Lavitola non hanno lasciato indifferente il mondo politico, soprattutto l’opposizione. “Le frasi pronunciate da Berlusconi al telefono con il faccendiere Lavitola – ha osservato ad esempio la presidente del Pd al Senato, Anna Finocchiaro – sono gravissime e denunciano un atteggiamento eversivo, e per questo inammissibile, da parte del premier nei confronti degli altri poteri dello Stato e della stampa. È inaudito e inaccettabile che un presidente del Consiglio si esprima in questo modo. E purtroppo, nel suo caso, ci troviamo di fronte a un comportamento ricorsivo, non a una casuale caduta di stile. Sono le parole di un premier che deve lasciare il suo posto, se ne deve andare”.
Secondo il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, “il premier è una persona disperata che fa tutto in funzione della sua impunità. Rientra nel cliché del personaggio utilizzare il ruolo di capo del governo per criminalizzare la magistratura, bloccare le indagini e attaccare la stampa. Insomma per fare il fascista-piduista, quale egli è”.