Governo, Berlusconi alla prova del nove
Il voto della Camera sul rendiconto di bilancio sarà la prova del nove del governo. Tra defezioni e assenti forzati (Francesco Nucara, segretario del Pri, non sarà in Aula perché ricoverato da domenica) Berlusconi sembra appeso un filo e da quanto si apprende deciderà il da farsi a voto avvenuto. La maggioranza è compromessa, tanto che potrebbe non essere raggiunta. Se i voti dovessero fermarsi al di sotto di quota 314 allora il premier potrebbe optare per un passo indietro. La conferma è stata data da Isabella Bertolini, tra i sei firmatari della lettera a Berlusconi (qui l’intervista di T-Mag a Giorgio Stracquadanio). “Il presidente sta prendendo in considerazione tutte le ipotesi, è stato lui a prospettare tutte le possibilità ed opzioni che sta valutando: restare, passo indietro, passo laterale”, ha fatto sapere la deputata del Pdl dopo un colloquio a Palazzo Grazioli.
Le opposizioni, invece, hanno fatto sapere dopo un vertice alla Camera che saranno in Aula, ma che non voteranno il rendiconto generale dello Stato. “Anche Berlusconi – è il pensiero espresso dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, durante un’intervista – sta governando su un ribaltone perché la sua non è la maggioranza uscita dalle elezioni. Scilipoti e compagnia non erano alle elezioni con Berlusconi”.