Pensioni, per i sindacati l’eventuale innalzamento sarebbe un “sopruso”
L’innalzamento tra i 41 e i 43 anni di contributi per uscire dal lavoro a qualsiasi età è un “sopruso”, dicono i sindacati. La voce girata tra i vari organi di informazione nella serata di martedì non sono affatto piaciute alle parti sociali. Che ora promettono battaglia.
“Il governo deve sapere che 40 è un numero magico e intoccabile e mi pare che questo sia esaustivo della discussione”, ha sentenziato la leader della Cgil, Susanna Camusso. “Se fossero vere le notizie anticipate dalla stampa riguardo alle misure sulle pensioni ci troveremmo di fronte a provvedimenti inaccettabili”.
Per il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, “sarebbe un sopruso”.
“Già riteniamo ingiusta la finestra dei 40 anni attualmente prevista – ha aggiunto Angeletti -. I lavoratori non avrebbero nessun aumento alla pensione; lavorerebbero gratis. È un obolo, una donazione alle casse pubbliche”.