Per una politica trasparente
Per i parlamentari italiani è un periodaccio. Da quando Rizzo e Stella hanno appioppato l’appellativo Casta alla nostra classe politica, è cresciuta in maniera esponenziale l’indignazione verso privilegi, paghe d’oro, stipendi da nababbi e quant’altro. È chiaro che l’abbattimento di questi sgradevoli fenomeni non rappresenterebbe la risoluzione di tutti i problemi del nostro Paese. Però è giusto muoversi in questa direzione, a tutti i livelli.
In realtà a molti italiani basterebbe semplicemente vederci un po’ più chiaro di adesso. A tal proposito è palese la necessità di un’operazione trasparenza che riguardi in primis i partiti, ma anche i singoli personaggi politici.
Il web sarebbe lo strumento ideale per l’implementazione di questo processo.
Sarebbe, appunto: solo 224 parlamentari su 945 sono stati disposti a pubblicare reddito e patrimonio sui siti di Camera e Senato, dando così modo a 50.276.247 elettori di consultarli da casa. Per avere informazioni sui restanti 721 occorrerà riuscire ad accedere agli uffici del Parlamento e prendere visione dei documenti cartacei.
E nel 2012 lo trovo pazzesco.
Questo articolo è stato pubblicato inizialmente qui.