Rai, la smentita di viale Mazzini: “Sempre rispettate le norme a tutela della maternità”
“La Rai conferma di essersi sempre scrupolosamente attenuta al rispetto delle norme a tutela della maternità. Non esiste quindi alcuna clausola che possa consentire la risoluzione anticipata dei rapporti lavorativi del personale con contratto, anche a termine, di natura subordinata”.
E’ quanto comunica la Rai a seguito della denuncia di Errori di Stampa che ha rivolto una lettera alla dg Lorenza Lei esortandola a “cancellare dai contratti Rai la vergognosa clausola gravidanza”.
Sui contratti di lavoro autonomo “ai quali come noto non si applica lo Statuto dei Lavoratori né le relative tutele”, la Rai fa sapere che di “non essersi mai sognata di interrompere unilateralmente contratti di collaborazione a causa di maternità, a meno che questo non sia stato richiesto dalle collaboratrici interessate per ragioni attinenti allo stato di salute o alla loro sfera personale”
In precedenza, la leader della Cgil, Susanna Camusso, aveva criticato la Rai sull’argomento definendo il contratto “assolutamente illegittimo perché considera causa di risoluzione del rapporto di lavoro la malattia, l’infortunio e la gravidanza”.