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I primi cento giorni del governo Monti

Pubblichiamo di seguito uno stralcio del Rapporto del Governo Monti: "Attività dei primi 100 giorni"

Il rigore: Salva Italia
Tutte le componenti della società devono partecipare allo sforzo per la salvezza e il rilancio dell’Italia. Con queste basi si è dato il via al corposo pacchetto di misure urgenti per assicurare la stabilità finanziaria, la crescita e l’equità. Il compito di questo governo è quello di far uscire il Paese dalla zona d’ombra in cui era stato confinato, di porre fine all’emergenza e, soprattutto, di gettare le basi per una rinascita economica e sociale. Per questo il primo provvedimento adottato dal governo il 4 dicembre 2011 segue due direttrici: quella del rigore e delle riforme strutturali, e quella della prime misure per la crescita. L’insieme degli interventi ammonta a circa 20 miliardi di euro strutturali per il triennio 2012- 2014 con una forte componente permanente di risparmi conseguiti. La correzione lorda è di oltre 30 miliardi in quanto sono previsti interventi di spesa a favore della crescita, del sistema produttivo e del lavoro per oltre 10 miliardi. All’interno del pacchetto è inclusa la correzione dei saldi pari a 4 miliardi previsti quale clausola di salvaguardia nella manovra di agosto 2011.

Pensioni. È il primo tassello di una riforma più completa che riguarderà anche il mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali. Il governo, in tempi rapidi ed in anticipo rispetto agli altri partner europei, ha avviato la riforma della previdenza: da questo anno viene esteso a tutti i lavoratori il metodo contributivo per il calcolo della pensione.

Fisco. È stata anticipata l’introduzione dell’Imposta Municipale – IMU – sugli immobili che sostituirà l’Ici. La misura si è resa necessaria per superare l’anomalia presente nella legge delega sul federalismo fiscale che escludeva dalla tassazione la prima casa con una serie di effetti negativi. Tuttavia in Italia l’incidenza sul PIL delle imposte patrimoniali che gravano sugli immobili è, in base agli ultimi dati OCSE (Revenue Statistics, 2001), solo dello 0,6% rispetto ad una media OCSE dell’1,1% e a valori che arrivano a 2,4% per la Francia e a 3,5% per il Regno Unito.

Beni di lusso. Per ripartire equamente l’onere del maggior prelievo fiscale, viene aumentata la tassazione di alcune specifiche manifestazioni di ricchezza. Gli interventi riguardano da un lato le auto di grossa cilindrata, già interessate da una misura simile, dall’altro sono state introdotte nuove forme di tassazione per le imbarcazioni da diporto e per gli aeromobili privati.

Sono state rimodulate le aliquote di accisa sui carburanti. La misura ha ripristinato in parte il peso del carico fiscale rispetto al prezzo di vendita dei carburanti stessi, notevolmente ridottosi negli anni a causa della dinamica del prezzo internazionale del petrolio. La prospettiva è quella di promuovere, anche attraverso la leva fiscale, i prodotti energetici che registrano un minore impatto sull’ambiente.

Il decreto introduce l’incremento di due punti percentuali delle aliquote IVA del 21% e del 10% a decorrere dal 1° ottobre 2012 e di ulteriori 0,5 punti percentuali a decorrere dal 2014.

Contenimento della spesa. Il provvedimento interviene anche su Autorità, Agenzie, consorzi, enti ed agenzie statali riducendone della metà il numero dei componenti. Inoltre vengono anche abolite alcune strutture amministrative non essenziali, come l’Agenzia nucleare e l’Agenzia per il settore postale. Per tutti i manager della pubblica amministrazione, infine, viene fissato un tetto alle retribuzioni dove il parametro di riferimento sarà il trattamento economico complessivo del primo Presidente della Corte di Cassazione.

Le prime misure pro-crescita
Per sostenere le imprese in questa fase di congiuntura economica, il governo ha provveduto a varare delle misure a favore dello sviluppo. In particolare si è decisa la deduzione dal reddito d’impresa dell’IRAP relativa alla quota imponibile per le spese per il personale, sono stati concessi aiuti fiscali alle imprese che assumono giovani e donne. Inoltre per favorire la capitalizzazione delle imprese ed incentivare nuovi investimenti tramite la riduzione del costo del capitale, si anticipa l’introduzione della misura di
riduzione delle imposte sugli utili commisurata al rendimento del nuovo capitale immesso nell’impresa (ACE). Nel complesso la riduzione dei carichi fiscali vale, a regime, 6 miliardi di euro. Il decreto ha poi rifinanziato il fondo di garanzia per le Pmi, con l’obiettivo di attivare un volano di credito per le imprese pari a 20 miliardi di euro. Un capitolo importante del pacchetto crescita riguarda la
green economy, sono stati prorogati per l’anno in corso le detrazione d’imposta del 55% per interventi di risparmio energetico, che scenderanno al 36% dal 2013.

Le cinque mosse anti evasione. La solidarietà richiesta per conseguire obiettivi di finanza pubblica ai quali è legato il futuro del Paese deve riguardare tutti i cittadini. L’emersione del sommerso e la lotta alle frodi fiscali sono i fattori chiave che consentono di conciliare rigore ed equità, garantendo allo stesso tempo più risorse da destinare alla crescita.

1) Regime premiale per i soggetti trasparenti… Le piccole imprese ed i lavoratori autonomi trasparenti nei confronti del fisco sono premiati con consistenti vantaggi. La trasparenza consiste nel comunicare telematicamente al fisco tutti i dati relativi alle cessioni e prestazioni effettuate o ricevute; nell’utilizzo di un unico conto corrente dedicato alle movimentazioni finanziarie
relative all’attività. In questo modo lavoratori ed imprese otterranno una forte semplificazione degli adempimenti fiscali, l’assistenza negli adempimenti stessi da parte del fisco e l’accelerazione dei rimborsi.

2) …e per i soggetti in linea con gli studi di settore. Le piccole imprese ed i lavoratori autonomi in linea con gli studi di settore sono premiati con ulteriori vantaggi, a condizione che i dati dichiarati per l’applicazione degli studi siano veritieri e coerenti con il profilo dell’attività svolta. I vantaggi consistono in
minori verifiche, la riduzione dei termini per i controlli da 4 a 3 anni e la limitazione dell’applicazione del redditometro. I controlli sulle piccole imprese e i lavoratori autonomi si concentreranno sui soggetti non in linea con gli studi di settore i quali saranno fortemente indotti a dichiarare più fedelmente volume d’affari e redditi.

3) Limiti all’uso del contante. Per rafforzare i meccanismi di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio di proventi illeciti, è stata introdotta una nuova disposizione che limita l’utilizzo del contante e dei titoli al portatore a 1.000 euro, riducendo la soglia precedente di 2.500 euro.
Sono state introdotte anche alcune norme finalizzate a disincentivare l’uso del contante che, come noto, in Italia riveste ancora un ruolo importante e non in linea con la media dei Paesi europei. Una pratica che tende a generare costi di gestione non espliciti per l’economia nel suo complesso, che ammontano a 10 miliardi di euro l’anno per il sistema Paese.

4) Disponibilità per il fisco di tutte le movimentazioni relative ai
rapporti finanziari
. Dal primo gennaio 2012 le banche e tutti gli operatori finanziari devono inviare le movimentazioni effettuate su tutti i rapporti intrattenuti con la clientela al fisco, che utilizzerà le informazioni per selezionare i contribuenti da controllare. In questo modo verranno facilmente alla luce le disparità tra i redditi e i volumi d’affari dichiarati e le disponibilità finanziarie detenute dai singoli contribuenti.

5) Mentire al Fisco sarà reato. Il rapporto con il fisco deve essere trasparente e collaborativo anche nell’ambito dei controlli sulla regolarità delle dichiarazioni. Chi mente alle richieste di chiarimenti o fornisce documenti falsi commette quindi un reato. La maggiore collaborazione consentirà un miglioramento dei controlli facilitando l’emersione del sommerso.

Rafforzamento dei controlli della Guardia di Finanza
Il contrasto all’evasione fiscale è una delle priorità del governo. La Guardia di Finanza e gli ispettori dell’Agenzia delle Entrate hanno avviato una serie di controlli mirati in alcune località turistiche e nelle grandi città del Paese.
L’attenzione si è concentrata soprattutto sui negozi del centro, gli alberghi, i ristoranti e i bar per verificare la corretta emissione degli scontrini fiscali. I primi controlli sono stati eseguiti a Cortina, poi è stata la volta di Roma, Milano, Napoli, San Remo, Viareggio, Abano Terme, Portofino e Courmayeur.

(continua a leggere il rapporto sui primi cento giorni del governo Monti)

 

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