Usa 2012. Gli spot elettorali dei candidati/6
Le primarie repubblicane che rientrano nel vivo con l’imminente voto del Michigan e dell’Arizona si stanno rivelando un boomerang per Mitt Romney, il quale da super favorito ha dovuto fare i conti dapprima con Newt Gingrich e ora con Rick Santorum che i sondaggi hanno premiato nelle ultime settimane soprattutto dopo la tripletta del 7 febbraio in Missouri, Minnesota e Colorado. Non è troppo un caso, quindi, il cambio di strategia comunicativa dell’ex governatore del Massachusetts. Se in principio era la politica del presidente Obama il principale oggetto di attenzione dello sfidante repubblicano più accreditato, adesso anche Romney si è lasciato andare alla negative political advertising che al contrario aveva caratterizzato maggiormente la campagna degli altri candidati quali lo stesso Gingrich (la sua è parsa una vera e propria ossessione nei confronti di Romney) e Ron Paul (nonché Rick Perry, fino a quando ha preso parte alla corsa).
Ed ecco dunque che i due, Romney e Santorum, si punzecchiano a vicenda.
Non che Santorum sia da meno nella negative ads, anzi. Basta guardare lo spot-parodia Rombo per farsene un’idea. Il finto Romney più che un improbabile Rambo ricorda un po’ Leslie Nielsen nei panni del tenente Frank Drebin in Una pallottola spuntata. Ma senza lieto fine, si intende.
Terminati gli attacchi frontali c’è da pensare al voto Stato per Stato. E per Romney, ad ogni modo, non poteva mancare un richiamo al “suo” Michigan. L’ex governatore del Massachusetts è infatti nativo di Detroit.
Newt Gingrich, infine, in un lungo video spiega il suo piano per le politiche energetiche e come queste ultime potranno alimentare l’economia e migliorare la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.