Disoccupazione: mai così male dal 2004
Soltanto ieri, in occasione della Festa del lavoro, osservavamo come di fatto le celebrazioni si stiano trasformando in momenti di riflessione data la disoccupazione che conferma un trend in graduale, ma costante crescita. A ricordarcelo ancora oggi, finita la musica del Concertone, è l’Istat i cui dati fanno il paio con quelli resi noti dall’Organizzazione internazionale del lavoro qualche giorno fa evidenziando una situazione negativa che non si verificava dal 2004.
A marzo 2012, rileva infatti l’Istat, gli occupati sono 22.947 mila, in diminuzione dello 0,2% rispetto a febbraio (-35 mila unità) e dello 0,4% rispetto a marzo 2011 (-88 mila unità). Il risultato è determinato dal calo dell’occupazione maschile.
Il tasso di occupazione è pari al 57%, in diminuzione nel confronto congiunturale di 0,1 punti percentuali e di 0,2 punti in termini tendenziali. Il numero dei disoccupati, pari a 2.506 mila, aumenta del 2,7% rispetto a febbraio (66 mila unità). Su base annua si registra una crescita del 23,4% (476 mila unità). L’allargamento dell’area della disoccupazione riguarda sia gli uomini sia le donne.
Il tasso di disoccupazione si attesta al 9,8%, in aumento di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,7 punti rispetto all’anno precedente. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni, è pari al 35,9%, in aumento di due punti percentuali rispetto a febbraio. Gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,3% (-40 mila unità) rispetto al mese precedente. Il tasso di inattività si posiziona così al 36,7%, con una flessione di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali e di 1,1 punti su base annua.
A marzo, si diceva all’inizio, il calo dell’occupazione è determinato dalla componente maschile, che diminuisce dello 0,3% in termini congiunturali e dello 0,7% su base annua. L’occupazione femminile registra, invece, un aumento dello 0,1%, sia rispetto al mese precedente sia in termini tendenziali.
Il tasso di occupazione maschile, pari al 67,1%, diminuisce di 0,2 punti percentuali rispetto a febbraio e di 0,5 punti su base annua. Quello femminile, pari al 46,9%, rimane invariato in termini congiunturali, mentre aumenta di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima.
La disoccupazione maschile cresce del 3,9% rispetto al mese precedente e del 23,4% su base annua; il numero di donne disoccupate aumenta dell’1,3% rispetto a febbraio e del 23,4% in termini tendenziali.
Il tasso di disoccupazione maschile cresce di 0,3 punti percentuali nell’ultimo mese, portandosi al 9%; quello femminile segna una variazione positiva di 0,1 punti e si attesta all’11%. Rispetto all’anno precedente il tasso di disoccupazione maschile sale di 1,6 punti percentuali e quello femminile di 1,9 punti.
L’inattività diminuisce dello 0,3% in confronto al mese precedente, coinvolgendo sia la componente maschile (-0,4%) sia quella femminile (-0,2%). Rispetto a dodici mesi prima gli inattivi diminuiscono del 2,9%, in particolare, la componente maschile si riduce del 3,2% e quella femminile del 2,6%.