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Cassano, diciamocelo tra noi…

di Mario Piccirillo

Diciamocelo tra noi, nel nostro cortiletto da estenuati del gossip: non ce ne frega niente. Del calcio gay-free, della sua immagine da educanda, che non ammette pruriti, perché tutto cambia ma il nazional-popolare no: lo spogliatoio deve restare democristiano anni 50, proprio. Per quello funziona bene il giochetto: l’omosessualità nelle docce dei calciatori fichissimi è un evergreen dell’intrattenimento mediatico. Basta che un Cecchi Paone qualunque butti lì l’idea della perversione sopita, ed ecco che schizza la pallina rimbalzina. Diciamocelo che non ce ne frega niente. Ma così non è. Perché a noi giornalisti lo spioncino piace, pure se poi ce la meniamo a fare i seriosi: dai, chi sono i “froci” della Nazionale? E’ il quiz dell’estate, cominci quelle sopraciglia troppo curate e il sospetto ti viene. Lo domandi a Cassano ed è ovvio che la risposta arrivi nei suddetti termini. E’ il popolo che parla, mica sogniamo di esser meglio di così. I “ricchioni”, gli “invertiti”, i “culattoni”… fuor di microfono il Paese del Grande Fratello li vuole così. Anzi, pure davanti al microfono se ti chiami Cassano. Ma che poi non si dica che siamo omofobi, no no. E’ il lessico nostro, degli italiani veri, e che differenza può mai fare. E infatti non la fa. La si butta in caciara per fare un titolo in più, metter su un boxino raccogli-click sul sito, è la prassi. Nemmeno gli omosessuali si indignano, ci mancherebbe. Pure se il Codacons cerca di imbandire una class action per danni morali contro Cassano, riducendo in fin di vita il senso del ridicolo, già malmesso di suo. Loro siamo noi, e lo sappiamo. Non è che i gay sono in mezzo a noi: siamo noi che siamo in mezzo a noi, senza farci il problema, e ridendo ogni volta che uno c’ha “tanti amici gay”. Il punto, più che altro, è che soffiamo su Cassano che commenta Cecchi Paone, mica sui diritti negati alle coppie omosessuali. Il dito punta la luna e noi non riusciamo a vedere nemmeno il dito. Il dito medio, quello sì, quello ci piace, facciamo finta di disprezzarne la volgarità, ma col sorrisetto. Siamo così, pure nel nostro cortiletto: il gossip ci ha estenuati, ma per carità, un occhio sul Novella 2000 della nostra vicina di ombrellone lo buttiamo comunque.

 

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