Le buste paga dei dipendenti? Ferme dal 2000
Le buste paga dei dipendenti? Ferme dal 2000. Fino al 2010, infatti, le retribuzioni medie reali nette sono aumentate di soli 29 euro, passando da 1.410 a 1.439 euro (+2%). È quanto emerge dalla relazione annuale della Banca D’Italia.
Si fa sentire ulteriormente, poi, il gap tra centro-nord e sud e isole con un incremento del divario pari al 2,5%. Ciò vuol dire che al centro-nord si è passati da 1.466 euro del 2000 a 1.503 euro del 2010, con un aumento di 64 euro, mentre al sud dai 1.267 euro a 1.276 euro, cioè appena nove euro in più. Rispetto alla media nazionale, invece, le retribuzioni si attestano a un +4% per i lavoratori del centro-nord e -10,1% per quelli di sud e isole.
Nel 2006 le retribuzioni medie arrivavano a 1.489 euro. Nel 2008, quando iniziò la crisi economica, erano addirittura scese a 1.442 euro. Nel 2010 si è scesi ancora, giungendo a 1.439 euro. La riduzione in termini reali, in quattro anni, è stata così di 50 euro, ovvero -3,3%. Ciò a dimostrazione di come la crisi abbia caratterizzato negativamente la busta paga di tutti, da nord a sud: nel primo caso la riduzione è stata di 46 euro (-2,9%), nel secondo di 56 euro (-4,2%).
Inoltre (ne parliamo oggi, 23 luglio, con l’articolo del presidente di Tecnè nonché direttore di T-Mag, Carlo Buttaroni) emerge ancora una volta il gap salariale che vi è tra uomini e donne. Gli uomini sono passati da 1.539 euro a 1.586 euro (+47 euro), le donne sono arrivate e 1.253 euro (+35 euro). Tra il 2008 e il 2010 le retribuzioni reali mensili pro capite dei lavoratori a tempo pieno, al netto di imposte e contributi sociali, sono cresciute dello 0,8% (2% per le donne).