Calcioscommesse, Abete: “La giustizia non è a proprio uso e consumo”
“Quando si è protagonisti in negativo ognuno riscopre la giustizia a proprio uso e consumo”. Così il presidente della Figc, Giancarlo Abete, replica implicitamente al tecnico juventino, Antonio Conte, squalificato per 10 mesi per omessa denuncia nell’ambito del processo sul calcioscommesse e che giovedì scorso aveva rilasciato, nel corso di una conferenza stampa, dichiarazioni polemiche contro la giustizia sportiva.
“La giustizia sportiva – ha proseguito Abete – non è quella del calcio, ma del Coni, e sancisce che i giudici operano in indipendenza, autonomia, terzietà e riservatezza e vanno rispettati”.
“Tutti possono criticare le decisioni purché – ha ribadito il numero uno della Figc – riconoscano le funzioni della giustizia in quanto tale e la sua autonomia nei confronti dei soggetti politici. Assistiamo a tentativi di alimentare tensioni che non accettiamo”.