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Mostra del cinema di Venezia. Diario del terzo giorno

di Fabio Francesca

Venezia giorno terzo – Poche gocce di pioggia su di noi. Insieme alla pioggia sul festival scendono anche i film in concorso. Il primo americano a Venezia 69 è At any price di Ramin Bahrani. Epopea di una famiglia di agricoltori dell’Iowa. Tra conflitti generazionali, problemi familiari e desideri di fuga che si scontrano con i valori fondativi degli Stati Uniti. Dove il mito della vittoria e del profitto si allea alla modernità che avanza inesorabile lasciando dietro di se macerie morali, cadaveri e desolazione sentimentale. Peccato che tutto questo si perda tra un muscolato Zac Efron in canottiera, le smorfie di Dennis Quaid e un andamento soporifero. Pellicola per altri lidi, certamente inadatta al concorso.
Come spesso accade è abbandonando il concorso che si trovano le vere perle. È il caso di Wajda di Haifaa Al Mansour, presentato nella sezione Orizzonti. Pellicola già di per se di importanza fondamentale essendo il primo film di una regista saudita. La storia, un gioiellino di delicatezza, ruota attorno alla piccola Wadjda che ha il desiderio di comprarsi una bicicletta per giocare con il suo amico Abdullah, ma questo in Arabia Saudita è vietato alle donne. La giovane protagonista grazie alla sua intelligenza e a una ferrea perseveranza riuscirà ad ottenere quello che vuole e a dimostrare l’ottusità delle regole impostegli. Il film apre uno squarcio sulla quotidianità a Riyad lontano dai cliché occidentali, mostrandoci sia la condizione della donna ma anche i passi avanti che lentamente la società saudita tenta di fare, ricordando che lo spirito d’emancipazione deve nascere prima di tutto dalla volontà delle donne.
Cambiando totalmente argomento fuori concorso viene presentato il documentario Bad 25 di Spike Lee. Pellicola che celebra il quarto di secolo dall’uscita di Bad di Michael Jackson.
La peculiarità del film sta nelle fonti consultate dal regista ovvero i documenti dell’archivio privato della mitica pop star, mai consultati prima d’ora.
E mentre le nuvole si addensano, sul lido si attende l’arrivo nelle sale di due habitué delle rassegne cinematografiche: Jean-Pierre Bacri e Isabelle Carré, ma di questo e altro ancora se ne parlerà nella quarta puntata del diario veneziano.

 

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