Crisi economica, Giampaolino: “Insufficienti le misure adottate a sostegno della crescita”
Il presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, in un’audizione alla Camera sul Def, ha detto: “L’inevitabile asimmetria temporale tra gli effetti restrittivi prodotti dalla manovra di bilancio e l’impatto virtuoso dele misure di sostegno all’economia genera equilibirio molto fragile per cui si corre il rischio di un corto circuito rigore/crescita, favorito dalla composizione delle manovre correttive delineate nel Def, che per quasi il 70% sono affidate, nel 2013, ad aumenti di imposte e tasse con la pressione fiscale prevista oltre il 45% nel triennio 2012-2014”.
“Le misure adottate dal Governo per contrastare gli effetti della crisi economica – continua – aprono fondamentali prospettive di recupero per l’economia italiana tuttavia non si può non rilevare come i risultati attribuiti al programma di riforme abbiano una dimensione insufficiente per colmare il vuoto di domanda apertosi a partire dal 2007.
E’ necessario rafforzare la strategia per la crescita puntando a obiettivi più ambiziosi di quelli finora adottati in quanto si tratta solo in parte di riforme senza spesa e sicuramente richiedono che si apra una prospettiva di riduzione della pressione fiscale.
Occorre muoversi con ancora più determinazione in direzione di un’attenta selezione della spesa, accelerando sul fronte della semplificazione del quadro amministrativo”.