Social network. Il primo spot di Facebook
E’ la Wieden Kennedy a firmare il primo spot del social network più famoso al mondo. L’agenzia è quella nota per il payoff Just do it della Nike, per intenderci.
The things that connect us spiegherà con 90 secondi di immagini sulle tv di 13 paesi, Italia compresa, cosa è Facebook.
Curioso è che nella pubblicità non appaia mai un computer, eppure Facebook è un sito, un’applicazione, un software. Ma nello spot Facebook è qualcosa di più, Facebook è relazione. E’ , come recita la voce narrante femminile, “una sedia, un campanello, un aeroplano, un ponte, tutte le cose che l’uomo ha costruito per non sentirsi….”, l’immagine di una stretta di mano e il sottinteso “non sentirsi solo”.
Lo spot emoziona indubbiamente. La scelta della musica, il tono della narrazione. Ma davvero Facebook segna il passo del cambiamento dei costumi relazionali, cioè è l’evoluzione del percorso umano basato sulla condivisione della vita? La risposta cinica al quesito è che piuttosto siamo davanti ad una rappresentazione superba di una società miliardaria che si appropria di una caratteristica peculiare della nostra specie.
Davvero se nella preistoria l’uomo è sopravvissuto perché animale sociale, oggi sopravvive se è social?
Come sempre quando si vive nel mezzo di un fenomeno mass mediatico o storico è difficile essere lucidi nel giudizio, se Facebook supererà la prova del passaggio televisivo, la generazione 2.0 passerà il testimone ad un pubblico molto più variegato, soprattutto per età. Questo video, però, è stato lanciato in un momento particolare per il mercato. Difficile credere che Mark Zuckerberg sia preoccupato del numero di utenti, che crescono senza sosta fino a raggiungere il miliardo di persone, quanto piuttosto dall’andamento del titolo, che ha dimezzato il suo valore dalla quotazione. Al di là delle analisi sociologiche, magari il lancio dello spot è solo commerciale. Ma l’impressione è che la creatura stia superando il creatore. Qualora tutta la popolazione mondiale fosse connessa tramite Facebook, una per tutte, le rivoluzioni e le manipolazioni avrebbero un impatto spaventoso o straordinario.
Segge. Ciò che serve a una grande Natzione.
http://www.youtube.com/watch?v=sapWMsBi6yc