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Editoria. Il match point della Rete

di Matteo Buttaroni

La Rete è diventata la fonte principale per la fruizione di informazione, battendo così la televisione, la radio e i giornali tradizionali. Ad aiutare questo sorpasso è complice soprattutto la sempre maggiore affluenza verso il media del nuovo millennio: affluenza che tra il 2009 ed il 2012 ha visto crescere il numero degli internauti del 25% registrando un incremento di circa 20 milioni di persone. E’ quanto emerge da un’indagine di AstraRicerche che ha analizzato le preferenze degli italiani sulla ricerca delle notizie. L’ultimo rapporto del centro studi, intitolato Il futuro del giornalismo – Ping pong tra carta e Rete Notizie, mette in risalto l’aumento da parte del pubblico di internet di ricerche di notizie vere e verificate, concrete e soprattutto facili da trovare. Di questi 20 milioni l’84% dichiara di collegarsi tre o più volte al giorno per cercare informazioni di attualità, di cultura, di politica, di economia e di ambiente.
L’esposizione ai diversi media vede quindi il predominio di Internet, seguito dalla televisione nazionale, con il 73%; dalla radio, con il 55%; dalle televisioni locali, con il 44%; i cellulari e gli smartphone vengono utilizzati per la ricerca di informazioni dal 44% degli intervistati; i quotidiani nazionali dal 32%, quelli locali e regionali dal 28%, i periodici monotematici specializzati dal 27%, quelli non specializzati dal 22%, i tablets dal 20% e per finire i quotidiani specializzati dal 19%.
L’indagine da notevole risalto alla crescita di un tipo di domanda e alla contrazione di un’altra: sempre più internauti cercano notizie vere o verificate (+16% del campione), facili da trovare (+11%), utili e concrete (+11%). Al contraio perdono importanza la precisione e la documentazione (-16%), l’indipendenza da qualunque potere (-15%), l’assenza di censure o manipolazioni (-12%), la competenza e la professionalità (-12%), il confronto di più voci e tesi (-12%), la serietà e affidabilità (-11%) e il rispetto della dignità delle persone (-8%).
Entrando nel particolare la carta stampata rimane vincente per la veridicità delle notizie, per la qualità della scrittura e soprattutto per la serietà e la precisione.
La stampa perde però per chiarezza, brevità e per l’aggiornamento. La televisione e la radio sono all’ultimo posto per quanto riguarda la qualità di testi, la concretezza, la serietà e l’affidabilità. E’ poi la volta di internet: per quanto riguarda aggiornamento delle notizie, possibilità di confronti, facilità di reperimento e soprattutto l’assenza di censure. Di contro ha però la scarsa veridicità delle notizie e il basso rispetto della dignità della persona.

 

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