Legge elettorale, Grillo: “La vogliono cambiare per impedirci di governare”
I partiti e il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, vogliono cambiare la legge elettorale con lo scopo di impedire al Movimento 5 Stelle di governare il Paese. A lanciare questa accusa è il comico genovese, Beppe Grillo.
“Napolitano, che non ci dorme la notte, e i partiti vogliono cambiare in corsa le regole del gioco elettorale, un attimo prima della fine della legislatura dopo aver ignorato la questione dal 2006. Quando scappa, scappa”, ha scritto il leader del Movimento 5 Stelle sul suo blog.
“Gli obiettivi, palesi, sono due. Evitare che il Movimento 5 Stelle, in caso di vittoria, vada al Governo grazie all’attuale premio di maggioranza. Replicare un Monti bis con i partiti a far da coro delle voci bianche, castrati di qualunque potere, ma in grado di mantenere tutti i privilegi e le protezioni della casta”, ha assicurato Grillo, “i parlamentari a premere pulsanti in Parlamento per approvare la volontà della BCE, sempre sia lodata, e ‘cedere quote di sovranità nazionale all’Europa per crescere’, Napolitano dixit, svuotando l’Italia come una larva”.
I partiti cercano di modificare l’attuale legge elettorale, andando incontro ad una condanna dell’Unione europea.
Infatti, avverte Grillo, “questo comportamento è condannato dal Consiglio di Stato europeo”.
“Nel documento di ‘Codice di buona condotta’ rilasciato a Strasburgo il 23 maggio 2003, la Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto ha sancito per quanto attiene livelli normativi e stabilità del diritto elettorale, al punto 2b, che ‘gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale propriamente detto, la composizione delle commissioni elettorali e la suddivisione delle circoscrizioni non devono poter essere modificati nell’anno che precede l’elezione, o dovrebbero essere legittimati a livello costituzionale o ad un livello superiore a quello della legge ordinaria'”.