Regione Lombardia, Formigoni: “Subito alle urne”
Il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, intervistato dal Corriere della Sera, ha detto: “Mi auguro che si riduca al minimo il tempo della campagna elettorale e che si vada subito al voto. Questo vuol dire che do pochi giorni di tempo al consiglio regionale perché elimini il privilegio del listino bloccato, come chiedo a voce e per iscritto da molti mesi. Come secondo atto amministrativo voglio vedere cosa succede sulla chiusura del bilancio. Sei mesi di campagna elettorale per la Lombardia sono un fatto demenziale. Mi assumo la responsabilità di mettere fine a questa agonia che comporterebbe blocchi, polemiche, intralci di ogni genere. Dopo le dimissioni? Non è necessario essere candidato: farò la campagna elettorale con un ruolo da definire, perché a me interessa rivendicare l’eccellenza del buon governo e della buona politica di questi 17 anni e offrire una proposta ai lombardi”.
“Tutto dipende – ha aggiunto – dalla risposta che avrò dalla Lega nelle prossime 24 ore. Giovedì ci siamo parlati in tre: io, Alfano e Maroni. Abbiamo concordato la strategia e ci siamo stretti la mano: e poi? Sono allibito e sconcertato: si conferma l’anima della Lega inaffidabile e ribaltonista”.
Sul lancio delle primarie da parte della Lega ha detto: “Vuol dire che hanno proprio deciso di andare da soli. Non credo andranno lontano.
Per quanto riguarda il Pdl: Alfano dice le stesse cose che dico io perché le abbiamo condivise: non ha senso prolungare un’agonia. Siamo in totale sintonia con i vertici del partito. Siamo compatti”.
“Non ho mai fatto nulla contro la legge – ha ribadito -, e non ho commesso reati. Ripeto quello che sto dicendo da mesi: non ho ricevuto nessun vantaggio da Daccò e Daccò non ha ricevuto nessun vantaggio da me”.