Esuberi, Mastropasqua: “Non si verificheranno finché sarò presidente dell’Inps”
“Finché sarò il presidente dell’Inps – ha detto Antonio Mastropasqua – mi batterò con tutte le mie forze e in ogni sede perché non ci siano tagli al personale né riduzioni alle loro retribuzioni. Certo che la logica della spending review non riproduca quella dei tagli lineari. Non si tratta di una difesa corporativa, per difendere una Pubblica Amministrazione contro altre Pubbliche Amministrazioni è soprattutto una difesa del Welfare del Paese”.
“Con la stessa forza con cui pongo il problema delle risorse umane nell’Istituto – continua – voglio ribadire che è inaccettabile immaginare una riduzione delle retribuzioni per le lavoratrici e per i lavoratori dell’Inps”.
“L’Inps – ha assicurato – nel prossimo triennio taglierà già i suoi costi di gestione per oltre 300 milioni per effetto delle normative già vigenti, comprese quelle previste per la più grande opera di integrazione nel sistema pubblico assicurando così il doveroso contributo a un alleggerimento significativo della spesa pubblica. Ma è dovere di chi ha la responsabilità non solo legale dell’INPS, ma di indirizzo politico-amministrativo, indicare la soglia sotto la quale è impossibile comprimere la spesa. Il danno non sarebbe per l’INPS, ma per il Paese che le lavoratrici e i lavoratori dell’Istituto, insieme al loro presidente, intendono continuare a servire con orgoglio, efficienza e fedeltà”.