Contraffazione, Cia: “Solo all’agricoltura costa oltre 3 miliardi l’anno”
Soltanto all’agricoltura il fenomeno odioso delle contraffazioni alimentari costa oltre 3 miliardi di euro l’anno. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito alla ricerca sul tema presentata oggi da ministero dello Sviluppo economico e Censis.
Si tratta di un danno economico e di immagine inaccettabile per i produttori che lavorano quotidianamente sull’eccellenza -spiega la Cia-. Tanto più che a finire più spesso nel mirino di falsi e tarocchi sono proprio i prodotti di qualità regolamentata, le Dop e le Igp, il biologico: cioè quelli che dovrebbero offrire un’assoluta garanzia di sicurezza alimentare, che è il criterio al primo posto nelle scelte di consumo per otto italiani su dieci.
Invece i diffusi fenomeni di contraffazione e agropirateria -continua la Cia- minano la fiducia dei cittadini, disorientati dalle ricorrenti notizie di scandali e truffe, compromettendo il prestigio del nostro sistema agroalimentare in Italia e all’estero. Un sistema che non ha rivali in Europa per numero di prodotti certificati, con 246 denominazioni d’origine di cui 154 Dop, 90 Igp e 2 Stg.
Per questo non c’è più tempo da perdere, ora bisogna usare “tolleranza zero” contro nei confronti degli autori delle truffe e degli inganni a tavola -conclude la Cia-. Servono misure “ad hoc” come l’istituzione di una task-force in ambito Ue per contrastare al meglio le falsificazioni alimentari; sanzioni più severe contro chiunque imiti prodotti certificati; un’azione più decisa da parte dell’Europa nel negoziato Wto per un’effettiva difesa delle denominazioni; interventi finanziari, sia a livello nazionale che comunitario, per l’assistenza legale a chi promuove cause (in particolare ai consorzi di tutela) contro chi falsifica prodotti alimentari.