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Bankitalia: “Il sistema unico di supervisione è un passo molto rilevante”

Il direttore generale per la Vigilanza bancaria e finanziaria, Federico Signorini, parlando al Senato ha detto: “Il modello di gestione delle crisi finanziarie e bancarie dove la Banca d’Italia svolge un ruolo centrale non vedrà modificata la sua impostazione di base dal progetto di Unione Bancaria Europea. Tale modello prevede la gradualità degli interventi e la ricerca di soluzioni di mercato per limitare l’impatto sui diritti degli azionisti e dei creditori”.
“La vigilanza unica affidata alla Bce deve mantenere gli standard di qualità e di efficacia dei controlli. Sono fondamentali regole comuni, prassi comuni, dati condivisi. Saranno tuttavia necessari presidi rafforzati, visto l’accentramento presso la Bce dei poteri di supervisione sulle circa 6.000 banche dell’area dell’euro. La Banca d’Italia ha contribuito e contribuisce a una chiara e realistica roadmap, con passaggi intermedi formalizzati e condivisi”.
La costituzione di un sistema unico di supervisione e’ un passo molto rilevante. Esso risponde all’obiettivo di rendere effettivo il mercato finanziario unico.
La Banca d’Italia – ha aggiunto – sostiene il processo e valuta nel complesso positivamente le proposte della Commissione sull’unione bancaria. Esse sono solo il primo passo di un percorso che deve necessariamente comprendere un sistema europeo per la gestione delle crisi degli intermediari finanziari.
Il nuovo framework regolamentare europeo – una volta approvate anche la direttiva e il regolamento sui requisiti di capitale e la direttiva sugli schemi di garanzia dei depositi – contribuirà alla riduzione dei rischi di contagio derivanti dall’interconnessione dei mercati finanziari dell’area dell’euro, all’efficace trasmissione degli impulsi di politica monetaria nell’area dell’euro e alla riduzione delle tendenze al ring-fencing degli stati nazionali.
Esso è un presupposto necessario per rompere il circolo vizioso tra rischio di credito e rischio sovrano”.
In conclusione Signorini ha poi dichiarato che “il Consiglio e il Parlamento UE segnalano l’esigenza di maggiore chiarezza sui meccanismi operativi nella conduzione della vigilanza, con particolare riguardo alla divisione dei compiti tra BCE e autorità nazionali. Occorre trovare soluzioni adeguate nel rispetto della base giuridica su cui si fonda la proposta della Commissione e garantendo al sistema unico di supervisione adeguata flessibilità ed efficacia operativa.
Va evitato di compromettere la necessaria unitarietà dell’azione di vigilanza: regole comuni, prassi comuni, dati condivisi”.

 

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