Lavoro, Fornero: “No a contratti mordi e fuggi. Condizioni meno umilianti”
Intervenendo al convegno dei giovani imprenditori di Confindustria il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha detto: “Sono stata spesso sgridata in Europa perché le Regioni italiane, in particolare quelle del Mezzogiorno, non sanno spendere i fondi europei in politiche attive e sembra che l’unica cosa che sanno fare sia dare sussidi. Dobbiamo puntare sulle politiche attive, che portano occupazione”.
“Quello che non vogliamo – aggiunge – è una serie spicciola di contratti, ora tre mesi, ora altri mesi: questo impoverisce i lavoratori. Su una relazione di lavoro mordi e fuggi non si puo’ investire. Bisogna invece puntare su condizioni meno umilianti per i giovani lavoratori, meno articolate, ponendo così tutte le basi per una produttività più alta, crescente, e per rafforzare il rapporto tra dipendenti e imprese.
Per quanto riguarda la riforma dell’articolo 18 il governo ha scelto una strada di equilibrio. Ciò che a voi sembra troppo poco ad altri sembra inaccettabile”.
“Abbiamo modificato – ha concluso – l’articolo 18 senza nessun pregiudizio ideologico, cercando di risolvere un problema. Con questa modifica abbiamo cercato di riconoscere le ragioni dell’impresa che in certi casi il rapporto di lavoro non c’è più per ragioni economiche e disciplinari e dicendo che in quel caso il reintegro del lavoratore nel posto di lavoro non è più ammesso. E’ un cambiamento troppo piccolo? Troppo grande? Troppo lacerante, come dicono altri?”.