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Incidenti e pirati della strada

traffico_incidenti_stradaliL’annuncio del ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, sulla possibilità di introdurre presto il reato di omicidio stradale segue gli ennesimi casi di incidenti mortali da parte di pirati della strada. Si tratta di un problema non solo “morale”, ma anche in termini di costi sociali. Nella sola città di Milano, tanto per fare un esempio, nel 2012 i pirati della strada sono cresciuti del 25,95%, passando dai 289 del 2011 a 364 per un aumento degli indennizzi pari al 27,97% (dati Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada, ripresi da Il Giornale). Tendenzialmente identifichiamo i pirati della strada con quanti non prestano soccorso (piuttosto scappano) alle vittime dell’incidente. Più in generale sono quanti vengono tecnicamente definiti “sinistri causati da non identificati”. Nei primi 11 mesi del 2013, secondo l’Asaps (Associazione sostenitori Polstrada) sono stati rilevati 902 episodi gravi di pirateria con 105 morti e 1.089 sono rimaste ferite. Nel 2012 si sono registrati in Italia 186.726 incidenti stradali con lesioni a persone. I morti (entro il trentesimo giorno) sono stati 3.653, i feriti 264.716. Rispetto al 2011, gli incidenti sono diminuiti del 9,2%, i feriti del 9,3% e i morti del 5,4%. Nell’Unione europea sono morte in incidenti stradali, sempre nel 2012, 27.724 persone (l’8,8% in meno rispetto al 2011) ovvero 55 persone ogni milione di abitanti. L’Italia ha registrato un valore pari a 60,1, collocandosi al tredicesimo posto nella graduatoria europea, dietro Regno Unito, Spagna, Germania e Francia (dati Aci-Istat).
È sulle strade urbane che si sono verificati la maggior parte degli incidenti: 141.715, con 191.521 feriti e 1.562 morti. Sulle autostrade gli incidenti sono stati 9.398, con 15.852 feriti e 330 decessi. Sulle altre strade extraurbane, ad esclusione delle autostrade, si sono verificati 35.613 incidenti, con 57.343 feriti e 1.761 morti. Gli incidenti più gravi, però, avvengono sulle strade extraurbane (escluse le autostrade), dove l’indice di mortalità raggiunge il livello di 4,94 decessi ogni 100 incidenti. Sulle strade urbane si registrano 1,10 morti ogni 100 incidenti, sulle autostrade 3,51. Rispetto al 2011, l’indice di mortalità è risultato in aumento per strade extraurbane e autostrade (era pari rispettivamente a 4,73 e 3,07) ed è risultato stabile per le strade urbane.

 

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