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Premio Morrione, la grande passione per le inchieste conquista i giovani

La terza edizione del concorso giornalistico ha visto crescere il numero di partecipanti. Il tema ambientale è quello più sentito, la maggioranza dei progetti è arrivata dal Sud. Il 30 gennaio la cerimonia per decretare i finalisti
Sessantasei soggetti di inchiesta e centoventitré aspiranti giornalisti in competizione. I numeri della terza edizione del Premio Roberto Morrione, sezione del Premio Giornalistico Televisivo Ilaria Alpi, sono la testimonianza di un successo. Il trend, infatti, è in netta crescita: rispetto allo scorso anno sono arrivati diciassette progetti in più.
I macro-temi più sentiti sono ambiente (19%), immigrazione (12%) e mafia (9%). La suddivisione geografica indica la grande “sete” di giornalismo d’inchiesta che c’è al Sud: il 37% dei partecipanti arriva dal meridione, contro il 28% del nord e il 20% del centro. L’1,7% partecipa dall’estero: una minoranza significativa che sottolinea l’eco internazionale dell’iniziativa.
Nello specifico, lo spettro di argomenti è ampio: c’è l’aspetto storico con la Strage dei Georgofili e quello di attualità con lo sfruttamento dei lavoratori a Prato. Ma sono sottoposti a inchiesta anche problemi come l’immigrazione dalla Siria, il traffico dei minori, il precariato, il lavoro nero, il contrabbando, la Tav.
Il concorso è di fatto entrato nel vivo: la giuria, presieduta da Marcella Sansoni, sta valutando i lavori presentati entro i termini della scadenza del bando. Come emerge dalla cifre, in molti hanno preferito formare un team per portare avanti il lavoro.
L’attenzione si concentra ora sul 30 gennaio, quando al Tempio di Adriano, in piazza di Pietra a Roma, inizierà la cerimonia di presentazione dei tre finalisti. Il pomeriggio, intitolato “Una Questione di Sguardo”, sarà così scandito: alle 17.30 il direttore Radio Tre Rai, Marino Sinibaldi, introdurrà la serata con la presidente della Giuria del Premio Morrione, Marcella Sansoni.

Alle 18.00 è atteso il saluto del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti; alle
18.15 Marino Sinibaldi annuncerà i tre progetti finalisti e e i rispettivi autori. Alle
18.45 inizierà il dibattito, coordinato dal giornalista di Rainews24 Stefano Lamorgese, al termine del quale ci sarà la proiezione delle inchieste vincitrici della scorsa edizione.
I finalisti riceveranno un contributo di 3mila euro per realizzare l’inchiesta. A ognuno sarà assegnato un tutor. Quest’anno c’è stata l’adesione di Francesca Barzini, giornalista e autrice di Presa Diretta (Rai Tre); Alessandro Gaeta, inviato del Tg1; Mario Sanna, giornalista d’inchiesta di Rai News24.
Sarà poi garantito il supporto della consulenza legale dell’avvocato Giulio Vasaturo, nonché di quello audio/video fornito da Francesco Cavalli, responsabile Icaro Communication.
Il Premio è realizzato in collaborazione con: Articolo 21, Rai Teche, Liberainformazione.org, Scuola di giornalismo Lelio Basso, Tavola della Pace, UCSI, Premio città di Sasso Marconi, Gruppo dello Zuccherificio di Ravenna. Media Partner: RaiNews24, Internazionale e Rai Radio 3.

 

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