Il miliardario italiano che ha guadagnato di più nel 2013 | T-Mag | il magazine di Tecnè

Il miliardario italiano che ha guadagnato di più nel 2013

di Mirko Spadoni

silvio_berlusconiAnche se il 2013 si è chiuso con la decadenza da parlamentare, Silvio Berlusconi ha buoni motivi per sorridere. Nel corso degli ultimi dodici mesi, il cavaliere ha incrementato il proprio patrimonio del 3,6%, salendo così a quota 8,6 miliardi di euro, che lo rendono il 146esimo uomo più ricco del mondo e il miliardario italiano che nell’ultimo anno è riuscito a guadagnare più di chiunque altro. Questo è quanto emerge dalla classifica Bloomberg, che conferma: nessuno è riuscito a fare meglio dell’ormai ex presidente del Consiglio. Ha guadagnato, leggermente meno, solo Stefano Pessina (+3%). Pessina, il cui patrimonio è di 8,2 miliardi ed è cresciuto grazie all’acquisto da parte della società americana Walgreen di una parte dell’Alliance Boots, ovvero la maggiore catena di distribuzione farmaceutica d’Europa, che Pessina acquistò nel 2007.
E’ ai margini della classifica dei 200 uomini più facoltosi al mondo (occupa infatti la posizione 195 con 6.9 miliardi), ma il 2013 è stato sicuramente un anno positivo per Gianluigi Aponte, fondatore di MSC, che con le sue oltre 400 navi portacontainer è la seconda compagnia merci più grande del mondo dopo la danese Maersk-SeaLand. Aponte, proprietario anche dei traghetti Snav, ha infatti guadagnato l’1,3% in più.
In quarta posizione, troviamo Michele Ferrero, che con i suoi 25,6 miliardi di dollari è l’italiano più ricco del mondo secondo Bloomberg. Nel corso degli ultimi 365 giorni, Ferrero è però riuscito ad incrementare il proprio patrimonio solo – si fa per dire – dello 0,8%.
Ferrero è anche l’ultimo dei miliardari italiani che, secondo questa particolare graduatoria, ha chiuso il 2013 sorridendo. Tutti gli altri, pur rimanendo tra gli uomini più ricchi del mondo, hanno perso qualcosina dei loro faraonici patrimoni. Di chi parliamo? Di Paolo Rocca, ad esempio. Rocca (95esimo nella classifica dei billionaires di Bloomberg) controlla Techint, un conglomerato industriale in grado di generare – solo nel corso del 2012 – un fatturato di 26 miliardi di dollari. Eppure nel corso del 2013, l’imprenditore ha perso lo 0,7%, attestandosi così a quota 11,7 miliardi di dollari. Con base in Argentina, Paolo Rocca guida una delle famiglie più ricche d’Italia.
Peggio è andata a Leonardo Del Vecchio (18,1 miliardi di dollari, -1,6%), fondatore e principale azionista del milanese Gruppo Luxottica, la più grande azienda di occhiali al mondo, e l’operatore della Sunglass Hut e catene di negozi LensCrafters. Quarantunesimo nella classifica degli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio di 18.1 miliardi di dollari, Del Vecchio ha perso nel corso del 2013 l’1,6%.
Quello trascorso è stato un anno difficilissimo per Miuccia Prada, Patrizio Bertelli e Giorgio Armani. Tutti e tre hanno perso oltre il 3% del loro patrimonio. Nello specifico, Prada ha chiuso l’anno con un -3,7% e il suo patrimonio si è così attestato a 6,7 miliardi di dollari. Discorso simile per Bertelli, marito di Miuccia Prada e amministratore delegato dell’azienda (Prada, per l’appunto). Bertelli ha perso il 3,8% e ora è dispone di un patrimonio di 6.7 miliardi. C’è infine Giorgio Armani, che pur rimanendo con 9,5 miliardi di dollari uno degli italiani più ricchi al mondo (meglio di lui – al momento – hanno fatto solo Ferrero, Del Vecchio e Paolo Rocca), ha perso ben il 5,3%.

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