L’economia mondiale è ad un punto di svolta
Dopo cinque anni di crisi l’economia mondiale sembra finalmente in ripresa. Questo, grazie soprattutto alla ripresa nelle economie ad alto reddito. E’ quanto emerge dal Rapporto della Banca Mondiale intitolato Prospettive Economiche Globali. Le prospettive economiche per il 2014, spiega il Rapporto, sono sensibili allo stimolo monetario degli Stati Uniti e dai cambiamenti in atto nell’economia cinese.
Gli economisti prevedono una crescita mondiale dal 4,8% del 2013 al 5,3% nel 2014, per poi crescere ulteriormente al 5,5% nel 2015 e al 5,7% nel 2016. Il Prodotto interno lordo mondiale si stima possa passare dal 2,4% del 2013 al 3,2% nel 2014, per stabilizzarsi al 3,4% nel 2015 e al 3,5% nel 2016.
Guardando più nel dettaglio delle macro-aree si stima che l’economia statunitense sia destinata a crescere al 2,8% nel 2014, contro l’1,8% del 2013, al 2,9% nel 2015 e al 3% nel 2016. Per quanto riguarda l’Eurozona invece, dopo due anni di contrazioni, si stima un +1,1% nel 2014, un +1,2% nel 2015 ed un +1,3% nel 2016.
E, mentre è prevista una crescita per le economie più ricche (dall’1,3% del 2013 al 2,2% del 2014 e al 2,4% sian nel 2015 che nel 2016), la Banca Mondiale prevede un rallentamento, rispetto alle stime precedenti, per le economie in via di sviluppo: si parla infatti di una crescita, nel 2014, del 5,3% contro il 5,6% stimato in precedenza. Per il 2015 si prevede invece una crescita del 5,5% e per il 2016 del 5,7%.
Kaushik Basu, vice presidente e chief economist della Banca Mondiale, ha così commentato i dati: “Siamo ad un punto di svolta. Gli indicatori economici globali mostrano un chiaro miglioramento. Questo però non significa che non ci siano pericoli nascosti sotto la superficie. L’Eurozona è fuori dalla recessione, ma i redditi pro capite sono ancora in calo in molti paesi”.