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Più di 200 mila lavoratori rischiano il posto

stranieri_lavoratoriSono 208.283 gli occupati, in cassa integrazione straordinaria o in deroga, che rischiano di perdere il posto di lavoro nel 2014, in calo rispetto ai 214.784 stimati a inizio 2013. Un dato che, avverte la Cisl, “è ancora pericolosamente alto. In concreto il numero è più elevato, considerando che una parte dei lavoratori in cassa integrazione ha un contratto part-time e che la cassa integrazione non sempre è a zero ore”.
Tra gennaio e novembre 2013, viene osservato nel monitoraggio dell’Osservatorio sull’industria e sul mercato del lavoro della Cisl, sono stati richiesti 1.949.570 sussidi di disoccupazione e mobilità, un dato in aumento del 32,5% rispetto ai primi undici mesi del 2012. Lo scorso anno la Cig ha superato ancora una volta il miliardo di ore autorizzate , a circa 90 milioni di ore per mese, senza accennare ad un’inversione di tendenza. “Anzi – si legge – si possono fare due osservazioni che aumentano la percezione della gravità dei problemi. In primo luogo va sottolineato che nelle ore di cassa in deroga autorizzate sono esclusi gli ultimi 3-4 mesi dell’anno, in quanto in tutte le Regioni le autorizzazioni sono ferme in attesa del rifinanziamento che il Governo continua ad annunciare, ma che ancora non si è concretizzato. Dunque il totale del 2013 sarebbe ancora più elevato, considerando le domande al momento inevase in attesa del rifinanziamento. Inoltre si continua a osservare un graduale cambiamento nella composizione interna, che si è accentuata negli ultimi mesi del 2013: è andata crescendo quella che si può considerare la componente strutturale del fenomeno cassa integrazione, vale a dire la cigs, indicativa di crisi lunghe e ristrutturazioni”.
Le difficoltà del Paese si possono notare in quei “522 mila occupati in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Peraltro 333 mila di questi posti di lavoro persi sono riferibili al solo Mezzogiorno, con un aumento del divario territoriale. La perdita di posti di lavoro continua ininterrottamente e con ritmi sostenuti ed è indicativo che si riducano, e di molto, anche i contratti a termine e le collaborazioni.
Se l’economia non tira, neppure i contratti flessibili riescono a trainare l’occupazione, se si esclude il part-time, utilizzato dalle aziende in chiave difensiva, soprattutto trasformando i rapporti precedentemente a tempo pieno. E purtroppo il calo di occupazione oramai non riguarda più il solo settore manifatturiero, ma si è allargato all’edilizia, che è il settore maggiormente colpito nell’ultimo anno, ed al terziario”.
Nel mese di dicembre 2013, spiega ancora la Cisl, sono state autorizzate complessivamente 85,9 milioni di ore di cassa integrazione, tra interventi ordinari, straordinari e in deroga. Il dato è stabile rispetto a dicembre 2012, quando erano state autorizzate 86,5 milioni di ore, ma è diversa la composizione interna: si sono ridotte cassa ordinaria (-9,4%) e deroga (-16,7%), mentre è aumentata del 18,8% la cassa integrazione straordinaria. Si osserva una riduzione del 21.8% rispetto al mese precedente. Nel complesso, anche nel 2013 le ore autorizzate hanno superato il miliardo (1.075,8 milioni di ore), con una quasi insignificante diminuzione (-1,36%) rispetto all’anno precedente. Anche nel raffronto del dato complessivo 2013 con quello 2012 ad essere diversa è la composizione interna: si registra infatti un calo della cassa in deroga (-22,93%), un lieve aumento della cassa ordinaria (+2,37%) ed una crescita della cassa straordinaria (+14,64%).

 

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