Dalla Fed tassi invariati e ulteriore tapering
Il rialzo dei tassi di interesse non ripartirà prima del prossimo anno e dipenderà comunque “dal giudizio dell’economia” . Questo è quanto ribadito dalla presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, nel corso della conferenza stampa al termine del Federal Open Market Committee. “Non c’è un’interpretazione automatica di cosa significhi ‘considerevole periodo di tempo’ – spiega confermando che i tassi rimarranno entro il range dello 0 e dello 0,25% -. Se aumenta il ritmo di raggiungimento dei nostri obiettivi, è probabile che la Fed comincerà ad alzare i tassi d’interesse di riferimento prima di quanto anticipato, ed è vero anche l’opposto”.
Confermato anche il proseguimento del tapering, l’operazione della Federal Reserve di diminuzione degli stimoli economici che la Banca Centrale americana svolge attraverso l’acquisto di bond. Janet Yellen ha infatti annunciato una riduzione di ulteriori dieci miliardi di dollari (scendendo a 15 miliardi di dollari al mese contro gli 85 miliardi iniziali).
Risultano migliorate le condizioni del mercato del lavoro, nonostante un ristagnamento del tasso di disoccupazione e “un significativo sottoutilizzo delle risorse”. Al termine dell’anno in corso il tasso di disoccupazione dovrebbe fermarsi tra il 5,9% ed il 6%, in lieve calo rispetto al 6-6,1% stimato a giugno. Per l’anno a seguire si ipotizza invece un dato compreso tra il 5,4% ed il 5,6%. A giugno le stime parlavano anche di un 5,7%.
Per quanto riguarda l’inflazione i dati indicano un calo all’1,7% contro il 2% dello stesso periodo dello scorso anno e di un +1,9% per la fine del 2014. Al ribasso le stime del Prodotto interno lordo. Nel 2014 l’economia statunitense dovrebbe riportare una crescita pari al 2 o al 2,2%. In calo rispetto al +2,1-2,3% previsto in precedenza. Tagliate le stime anche per il 2015: la Fed indica infatti una crescita del 2,6-3%, contro il+3-3,2% indicato nelle stime precedenti.