In tre anni credito alle imprese sceso di 70 miliardi
Da tre anni anni questa parte il credito bancario alle imprese è diminuito di quasi 70 miliardi di euro. Stessa sorte anche per le famiglie che hanno assistito ad una contrazione di 14 miliardi. E’ quanto rilevato da Unimpresa che in un’analisi spiega che tra luglio 2011 e luglio 2014, i prestiti al settore privato da parte delle banche sono diminuiti nel complesso di 83,1 miliardi, in termini di percentuali il calo è stato del 5,49%. Si è passati dunque da 1.513 miliardi a 1.430 miliardi.
“Con questi dati – spiega il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi -, intendiamo rispondere ai banchieri che, per giustificare la stretta ai rubinetti del credito, puntano il dito contro le aziende, sostenendo che è colpa del cavallo che non beve: la realtà è diversa e racconta di una sistematica azione volta a ridurre drasticamente l’offerta di liquidità allo sportello. E il mezzo fallimento dell’asta conferma che da parte degli istituti di credito non c’è alcuna intenzione di finanziare l’economia reale”.
Tornando alle famiglie, Unimpresa spiega che i prestiti sono scesi del 2,29% passando dai 612,9 miliardi di euro del luglio 2011 ai 598,8 miliardi del 2014.
Entrando nel particolare è possibile notare come il credito al consumo sia sceso di 5,6 miliardi, per un calo di 8,78 punti percentuali, passando dai 63,8 miliardi del 2011 ai 58,2 miliardi dell’anno in corso. I mutui sono scesi dell’1,05%, di 3,8 miliardi, a 359,7 miliardi dai scendendo da 363,5 miliardi di tre anni fa. I prestiti personali sono scesi di 4,6 miliardi, in calo del 2,51%, a 180,9 miliardi, da 185,5 miliardi.
Più drammatica la situazione delle imprese. Tra luglio 2011 e luglio 2014 il calo del credito alle aziende è di 69,08 miliardi , del 7,67%, dai 900,2 miliardi di tre anni fa ai 831,1 miliardi.
In particolare i finanziamenti di breve periodo sono scesi di 39,02 miliardi (-11,29%), i prestiti di medio periodo di 12,2 miliardi (-8,71%), quelli prestiti di lungo periodo di 17,8 miliardi (-4,31%).