Indagine Tecnè: 2 su 3 a favore dell’Articolo 18
La riforma del mercato del lavoro al centro dell’agenda politica. L’eventuale abrogazione dell’Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori il nodo da sciogliere. Polemiche tra governo e sindacati. Per questo motivo l’istituto di ricerca Tecnè ha raccolto le risposte su un campione di 1.000 casi nell’indagine Il Governo, la CGIL e la riforma del mercato del lavoro.
Al capitolo Gli effetti della riforma del mercato del lavoro (la riforma del governo Renzi, oltre a prevedere l’abolizione dell’Articolo 18, per i nuovi assunti stabilisce tutele che crescono all’aumentare dell’anzianità lavorativa), la maggioranza degli intervistati (56%) ritiene che “ci sarebbe la sostituzione dei lavorarori più tutelati con quelli meno tutelati”. Tra i pensionati il 52% la pensa in questo, tra i lavoratori dipendenti il 79%, tra i lavoratori autonomi/imprenditori il 6%, tra gli inattivi il 44%. All’ipotesi che le imprese assumerebbero con più facilità si dichiarano d’accordo il 32% degli intervistati. Tra i pensionati lo è il 27%, tra i lavoratori dipendenti il 15%, tra i lavori autonomi/imprenditori il 93%, tra gli inattivi il 40% (la differenza a 100 è data da coloro che non rispondono).
Capitolo Articolo 18. Contrario all’abrogazione dell’Articolo 18 è il 61% degli intervistati, favorevole il 35%. Nel primo caso la pensa in questo modo il 64% dei pensionati, il 77% dei lavoratori dipendenti, il 10% dei lavoratori autonomi/imprenditori, il 53% degli inattivi. Nel secondo caso “favorevoli” si definiscono il 29% dei pensionati, 21% dei lavoratori dipendenti, l’89% dei lavoratori autonomi/imprenditori e il 39% degli inattivi.
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