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Gli italiani e le proposte di riforma della Cgil

lavoro-Un italiano su due crede che le forme contrattuali a tempo indeterminato favoriscono l’occupazione. Questo è quanto emerge dall’indagine dell’istituto di ricerca Tecnè per l’associazione “Bruno Trentin” della Cgil, condotta alla vigilia della manifestazione prevista per il 25 ottobre e alla quale sono pronte a partecipare un milione di persone.
Il 39% degli italiani sostiene invece che l’occupazione potrebbe essere favorita dalle forme di lavoro flessibili lungo tutta la vita lavorativa, un punto di vista condiviso dal 21% degli iscritti alla Cgil.
CGIL che propone l’estensione della cassa integrazione a tutti i lavoratori e il riconoscimento dell’indennità di disoccupazione a tutti i lavoratori con una durata rapportata agli anni effettivamente lavorati. Una proposta che è stata accolta con favore dal 55% degli italiani e dal 79% degli iscritti al sindacato di Corso d’Italia. Il 31% della popolazione (il 13% tra gli iscritti) si è invece detto contrario ad eventualità simili.
Nei giorni scorsi, il governo Renzi ha ottenuto la fiducia dall’Aula del Senato sulla delega per riformare il mercato del lavoro. Una riforma che tuttavia non centrerà uno dei suoi obiettivi principali (incrementare il numero degli occupati) secondo il 64% degli italiani e il 70% degli iscritti alla Cgil.
Favorire l’occupazione, riformando il mercato del lavoro è tuttavia un’opzione percorribile anche per il sindacato di Corso d’Italia. Secondo cui la riforma non deve ridurre le tutele per i neo-assunti, bensì estenderle a tutti i lavoratori. Una presa di posizione che trova d’accordo il 54% della popolazione e il 75% degli iscritti della CGIL. Ridurre le tutele per far crescere l’occupazione può essere invece la soluzione per il 37% degli italiani, la maggior parte dei quali (il 55%) crede che il livello di disoccupazione è destinato a crescere nei prossimi dodici mesi. Un incremento ritenuto possibile anche dal 47% degli iscritti della CGIL, ma non dal 19% degli italiani – e il 14% tra gli iscritti al sindacato di Corso d’Italia – a detta dei quali il tasso di disoccupazione diminuirà rispetto ai livelli attuali.
Priorità e riforme, quelle della Cgil, giudicate positivamente dal 47% degli italiani (e dal 79% degli iscritti al sindacato) e a cui verrà dato ampio risalto anche in occasione della manifestazione nazionale del 25 ottobre, il cui slogan (Lavoro, dignità, uguaglianza, per cambiare l’Italia) è stato giudicato positivamente dal 70% degli italiani e dal 79% degli iscritti alla Cgil.

Nota metodologica
L’universo di riferimento della ricerca è composto dalla popolazione maggiorenne residente in Italia. Per quanto riguarda il campione della popolazione maggiorenne la rappresentatività si riferisce alle articolazioni per sesso, età e area geografica. Per quanto riguarda il campione della popolazione maggiorenne la rappresentatività si riferisce alle articolazioni per sesso, età e area geografica Complessivamente sono state realizzate 1.000 interviste di cui 400 con metodo CAWI e 600 con metodo CATI.
Per quanto riguarda il campione degli iscritti alla CGIL la rappresentatività si riferisce alle articolazioni per sesso, età, area geografica e categoria di appartenenza. Complessive sono state realizzate 1.000 interviste di cui 400 con metodo CAWI e 600 con metodo CATI.
Per entrambi i campioni il margine di errore è +/-3% Le interviste sono state effettuate tra il 10 e il 13 ottobre 2014.

Sfoglia l’indagine Tecnè-associazione “Bruno Trentin” in pdf

 

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