In aumento gli episodi di violenza sulle donne
Il 2013 è stato il peggiore degli ultimi anni. In Italia, le donne uccise sono state 179: il numero più alto dal 2006 con un incremento del 14% rispetto al 2013, stando ai dati contenuti nel secondo rapporto Eures sul femminicidio nel nostro Paese. A crescere è anche l’età media delle vittime, passata dai 50 anni del 2012 ai 53,4 dell’ultimo anno.
Il numero più alto (75) è stato registrato nelle regioni meridionali (+27,1%). Anche se l’incremento più consistente si è verificato nel Centro del Paese, con 44 donne uccise rispetto alle 22 dello scorso anno (+100%). Nello specifico, è proprio nel Lazio e in Campania che si è registrato il più alto numero di vittime: 20. Sette casi su dieci si sono consumati all’interno del contesto familiare o affettivo, nel 66,4% dei casi per mano del coniuge, del partner o dell’ex partner (81 vittime su 122).
Dati purtroppo in linea con quelli registrati nell’Unione europea, dove secondo il Consiglio d’Europa ogni giorno almeno 12 donne vengono uccise, e nel resto del mondo, dove il 13,5% degli omicidi è commesso tra le mura di casa per mano del partner, stando ad un report dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) curato con la collaborazione della London school of hygiene&tropical medicine e del South African medical research council (Multi-country Study on Women’s Health and Domestic Violence against Women).
Il femmicidio – ovvero “tutte le uccisioni di donne avvenute per motivi di genere, quindi a prescindere dallo stato o meno di mogli” – non è l’unico problema con cui siamo chiamati a fare i conti. Perché per ogni donna uccisa, tante altre sono vittime di violenze. Spesso tra le mura di casa. Abusi che un italiano su tre crede vadano risolti all’interno dell’ambito familiare, secondo i dati contenuti nel report Rosa Shocking – Violenza, stereotipi…e altre questioni del genere realizzato da We World Intervita con IPSOS e presentato martedì 18 novembre alla Camera. In un anno oltre un milione di donne subisce così almeno un atto di violenza (dallo schiaffo allo stupro) senza considerare gli oltre 25 casi al giorno di stalking. Attenzione: i dati – per quanto preoccupanti – sono sottostimati. Infatti solo il 7,2% delle donne, che subisce una violenza, denuncia l’accaduto. Gli autori degli abusi rimangono così impuniti nonostante la normativa italiana, con la legge 119/2013, ha reso più severe le pene per chi si rende colpevole di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e di stalking. Oltre a garantire una maggiore assistenza alle vittime di violenza sessuale e di genere attraverso, per esempio, il potenziamento dei centri anti-violenza con lo scopo di prevenire il fenomeno. Venendo così anche incontro alle richieste contenute nella Convenzione sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica – meglio nota come Convenzione di Istanbul – del maggio del 2011, basata sulle cosiddette Tre P: prevenzione, protezione e punizione dei colpevoli.
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