La sorpresa Spagna | T-Mag | il magazine di Tecnè

La sorpresa Spagna

mariano_rajoyLe stime erano tutte sballate e, anche se ci vorranno almeno cinque anni per tornare ai livelli pre-crisi, la Spagna può tirare un sospiro di sollievo. Secondo i dati riportati dall’istituto di statistica iberico il prodotto interno lordo del Paese è cresciuto nel 2014 di 1,4 punti percentuali.
Certo, altri indicatori, come il tasso di disoccupazione (al 24% contro il 7,93% del 2007, ma in calo rispetto al picco del 26,9% registrato nel 2012), rimangono allarmanti, ma la Spagna ce l’ha fatta: è uscita da una fase recessiva che, tra alti e bassi, durava ormai da circa sei anni. In pochi avrebbero scommesso su una crescita simile.
Secondo un’elaborazione della Business School ESADE di Barcellona, chi credeva meno nel successo del governo guidato da Mariano Rajoy era il Fondo monetario internazionale che si aspettava una variazione nulla al termine del 2014.
Pessimiste anche le stime dell’Economist, dell’Ocse e dello stesso governo di Madrid. Stando alle rispettive previsioni, l’economia spagnola sarebbe dovuta crescere solo dello 0,1%, dello 0,4% e dello 0,5%. Appena più ottimista la banca centrale del Paese che aveva indicato un +0,6%, appena sotto la media delle previsioni: +0,7%.
La stima che più si è avvicinata alla realtà è stata quella pronunciata dall’Università Rey Juan Carlos (+1,1%), mentre si è rivelata poco conforme alla realtà quella della Commissione europea (+0,9%). La stessa ESADE, che ha condotto l’indagine, aveva ipotizzato un aumento dello 0,5%.
A parte il 2011 e il 2013, quando la media delle previsioni e il dato reale quasi coincidevano, gli altri anni hanno sempre presentato dati discordanti. Nel 2006, per esempio, la crescita fu del 4%, contro il 3,2% stimato; nel 2008 le attese indicavano una crescita dell’economia spagnola di tre punti percentuali quando, invece, fu di appena 0,9 punti.
Piuttosto azzardate le stime del 2009: la media indicava una crescita dello 0,5%, mentre l’economia spagnola sprofondò del 3,7%. Opposti anche i dati per il 2012: secondo lo studio le stime indicarono una crescita dell’1,1%, ma il Pil del Paese scese dell’1,4%.

(articolo pubblicato il 26 febbraio 2015 su Tgcom24)

 

Scrivi una replica

News

Via libera di Camera e Senato alle risoluzioni sul Def

Il Parlamento ha approvato il Def, il Documento di economia e finanza. Le Aule di Camera e Senato hanno dato il via libera alle risoluzioni…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Giorgetti: «Il nuovo Patto di stabilità è sicuramente un compromesso»

Il nuovo «Patto di stabilità approvato ieri dal Parlamento europeo è sicuramente un compromesso,non è la proposta che il sottoscritto aveva portato avanti in sede…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

«Nel 2023 in Italia oltre 1.400 attacchi cyber»

Nel 2023 l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha trattato 1.411 attacchi cyber, in crescita su base annua (+29%). Aumentati anche i soggetti colpiti, passati da…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, la Commissione europea ha erogato la seconda tranche del finanziamento ponte eccezionale a Kiev

La Commissione europea ha erogato all’Ucraina la seconda tranche del finanziamento ponte eccezionale nell’ambito dell’Ukraine facility. L’importo è di 1,5 miliardi di euro. «L’Ucraina porta…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia