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I risultati di Amazon, Microsoft e Google

microsoft_nokiaDopo aver visto i risultati, deludenti per alcuni versi, ottenuti da Yahoo!, Facebook e eBay (che in realtà è stata l’unica a non deludere le attese), è ora di dare uno sguardo a quelli di altri tre colossi della cosiddetta new-economy: Amazon, Microsoft e Google.
Il portale e-commerce, nei primi tre mesi dell’anno ha visto incrementare i propri profitti del 15% raggiungendo i 22,72 miliardi di dollari contro i 22,42 miliardi attesi. Come motli altri attori in campo, Facebook e Google su tutti, anche Amazon si trova a fare i conti con le grosse spese derivanti dagli investimenti.
Solo lo sviluppo di Aws Amazon (ovvero l’insieme di servizi necessari per gestire tutta quella mole di informazioni di cui si avvalgono lo staff di Amazon, negozianti e clienti) è costato all’azienda circa 4,2 miliardi di dollari nel 2014: il doppio rispetto al 2013. I risultati cominciano però a vedersi, solo nel primo trimestre i ricavi per i servizi Aws, letteralmente Amazon Web Service, sono saliti del 49% arrivando a toccare gli 1,57 miliardi. Per l’intero 2015 le stime sul valore aggiunto dato da questo tipo di servizi indicano una cifra pari a sei miliardi di dollari.
Per quanto riguarda le vendite gli analisti indicano, per il trimestre in corso, profitti compresi tra il 20,6 e i 22,8 miliardi di dollari. Il 31 marzo si è invece registrato un crollo del 12%, ma sopra le attese, per il profitti di Microsoft. Anche gli utili netti e i ricavi, nonostante abbiano riportato un calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono andati meglio di quanto sperato. Nel dettaglio nel trimestre Microsoft ha registrato ricavi pari a 21,73 miliardi di dollari, contro i 21,06 atteso.
Gli utili netti sono invece scesi a 4,985 miliardi di dollari dai 5,66 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Ottimi risultati sono stati raggiunti dalla divisione Cloud: si parla di una crescita del 106% che, grazie anche al +44% registrato dalla vendita di tablet Surface, è riuscita a non far pesare troppo il calo che ha interessato le vendite di pacchetti Office.
Sotto le attese i risultati di Google. Nei primi tre mesi del 2015 l’azienda ha visto crescere i propri ricavi del 12% raggiungendo così i 17,26 miliardi di dollari, contro i 17,5 miliardi delle stime. Gli utili hanno invece mostrato un allargamento del 4% a 3,59 miliardi, dunque 6,51 dollari per azione contro i 6,61 indicati dal consensum. Anche a BigG il rafforzamento del dollaro è costato molto, almeno un miliardo di dollari di fatturato in meno.

(articolo pubblicato il 24 aprile 2015 su Tgcom24)

 

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