L’occupazione dopo il ciclo di studi | T-Mag | il magazine di Tecnè

L’occupazione dopo il ciclo di studi

Il percorso universitario è molto importante al fine di trovare lavoro, ma non mancano le difficoltà. E le differenze di genere si fanno ancora sentire...
di Fabio Germani

laureati-3La laurea è solo un pezzo di carta? Ovviamente no, ma condizioni lavorative avverse e stipendi non troppo elevati nonostante una migliore preparazione hanno spesso creato confusione. Con il rischio, talvolta, di rendere superfluo o poco appetibile agli occhi di tanti giovani un percorso di studi più approfondito.
Il tema è interessante, molto più alla luce degli ultimi dati Istat che evidenziano una lieve discesa del tasso di disoccupazione nel mese di aprile al 12,4%, -0,2 punti percentuali su marzo. La laurea – è quanto avviene in diversi paesi – spesso corrisponde al primo step necessario per trovare un’occupazione. Ciò è vero anche in Italia, sebbene in quantità ridotte.
Secondo il rapporto Ocse Education at a Glance di recente diffusione, nel nostro paese circa il 16% dei ragazzi che decidono di proseguire negli studi e ottenere la laurea resta disoccupato. E secondo un’altra indagine, stavolta di DataGiovani, in generale lo stipendio degli under 30 al primo impiego si attesta mediamente a 848 euro, anche se il “peso” della retribuzione dipende da molti fattori, oscillando tra gli 800 e i mille euro, a seconda del livello di studio, il settore in cui si è impiegati e le qualifiche professionali o le mansioni occupate.
Dunque non devono restare inosservate le considerazioni del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, al Festival dell’Economia. “Un laureato – ha spiegato Visco – guadagna quanto un diplomato e questo è un errore del mercato del lavoro italiano”. In soldoni, è il ragionamento, le aziende faticano “a misurare la qualità”, pagando poco e “svalutando”, pertanto, il capitale umano.
Ma laurearsi, è bene precisare, resta comunque un fattore determinante. I dati aiutano a capire meglio la portata del fenomeno. Stando all’ultimo rapporto AlmaLaurea, ad un anno dalla laurea trova lavoro il 66% dei laureati triennali e il 70% di quelli magistrali, mentre si registra un calo tra chi detiene una laurea a ciclo unico. Per quanto riguarda gli stipendi, ad un anno dal conseguimento della laurea, superano (non di molto) i mille euro. Dopo cinque anni crescono, intorno ai 1.300 euro.
Altra questione importante è l’occupazione femminile. La cancelliera tedesca Angela Merkel scrive alla vigilia del vertice G7 che “tutti i dati dimostrano che la povertà e la disuguaglianza calano quando aumenta il numero delle donne che partecipano attivamente alla vita economica”. Peccato, insiste, che al momento “solo il 50% di tutte le donne svolge un’attività lavorativa retribuita”.
Le differenze di genere nel mercato del lavoro sono ancora un ostacolo serio. Sempre dai dati AlmaLaurea emerge che le donne trovano maggiori difficoltà a trovare un impiego rispetto ai colleghi uomini, e anche sul fronte salariale la discrepanza è evidente. Allo stipendio di un uomo pari a 1.597 euro il corrispettivo alle donne è di 1.316 euro. E spesso va anche peggio di così.

(articolo pubblicato il 3 giugno su Tgcom24)

 

Scrivi una replica

News

Medio Oriente, l’Onu ha chiesto un’indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nella Striscia di Gaza

L’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto un’indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di…

23 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Eurozona, de Guindos: «Se le cose vanno nella stessa direzione, allenteremo la posizione restrittiva»

«Se le cose vanno nella stessa direzione delle ultime settimane, allenteremo la nostra posizione restrittiva a giugno. In assenza di sorprese è un ‘fatto compiuto’».…

23 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ue, via libera del Parlamento europeo al Patto di Stabilità

Il Parlamento europeo, con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni, ha dato il via libera finale al nuovo Patto di Stabilità e crescita.…

23 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Meloni: «Vogliamo ridurre i divari che dividono il Paese»

«L’Italia è una Nazione che nel tempo ha accumulato diversi divari: tra Nord e Sud, tra la costa tirrenica e quella adriatica, divari all’interno delle…

23 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia