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Frena il mercato europeo dell’auto

A maggio le registrazioni di nuovi veicoli sono cresciute solo di 1,4 punti percentuali nell’Unione europea e di 0,3 nell’Eurozona

mercato_autoPer una volta l’Italia non ha contribuito all’andamento negativo di un indicatore europeo. Stiamo parlando del mercato delle auto che a maggio ha registrato una brusca frenata rispetto alla crescita registrata nei primi quattro mesi dell’anno.
A mettere il bastone tra le ruote della ripresa delle immatricolazioni europee sono state soprattutto Germania e Francia (due dei principali mercati dell’Unione) che hanno registrato, rispettivamente, crolli del 6,7% e del 3,5%. Anche Austria, Belgio, Olanda, Finlandia, Lussemburgo e d Estonia mostrano variazioni negative contribuendo a far rallentare la crescita delle immatricolazioni dell’Ue dei 28 al +1,4% e quelle dell’area della moneta unica al +0,3%. Crescono, invece, del 4,2% le immatricolazioni dei Paesi extra-Eurozona.
Come l’Italia, crescite notevoli sono state registrate anche da Spagna, che ha riportato un +14%; Grecia, con un +21,6%; e Portogallo, +33,1%.
Per ricordare: a maggio il nostro Paese ha registrato l’ennesima (più precisamente la quinta) crescita a doppia cifra consecutiva, mettendo a segno un +10,78% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Le immatricolazioni sono infatti risultate 146.582 contro le 132.313 del maggio 2014.
Nell’intero periodo gennaio-maggio la Motorizzazione italiana ha immatricolato 725.516 auto, il 15,20% in più rispetto ai primi cinque mesi dello scorso anno. Sono dodici mesi consecutivi che il mercato italiano delle auto cresce.
Tornando al mercato europeo, e guardando ai principali gruppi, il Centro studi Promotor ha rilevato una calo del 2% per quanto riguarda le immatricolazioni di auto del gruppo Volkswagen (che mantiene comunque il rimato in Europa). Il gruppo francese Psa perde invece 5,2 punti. Sale del 5,4% la Renault, mentre la Ford e l’Opel registrano, rispettivamente, una contrazione dello 0,6% e del 5%.
Buoni risultati riguardano invece Fca (+9%), Bmw (+7,9%), Daimler (+11,5%), Nissan (+13,7%), Hyundai (+3,5%) e Kia (+7,7%).

(articolo pubblicato il 16 giugno su Tgcom24)

 

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