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In calo l’offerta di trasporto pubblico locale

autobusStando ai dati Istat è in calo l’offerta del trasporto pubblico locale (Tpl), con 260 posti al km in meno tra il 2011 e il 2013, nei capoluoghi di provincia. L’offerta, nel corso dei tre anni presi in esame, ha infatti registrato un calo del 5,4%, scendendo a 4.482 posti al chilometro, rispetto ai 4.742 posti del 2011. La maggior parte dell’offerta proviene dalle reti di autobus (63%), che rappresenta anche la modalità più diffusa, seguita dalla metropolitana (27%).
Dalle rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica emerge un calo dell’offerta in tre capoluoghi su quattro, con punte massime, tra le grandi città, a Milano, Torino e Napoli. Ih calo anche la produzione di posti al chilometro, scesa per gli autobus del 7,4%, per filobus e tram del’11,1%. AL contrario si è verificata una crescita della produzione di posti per la metropolitana (+10%), grazie, soprattutto, all’estensione di quasi 30 km legato al nuovo impianto di Brescia e all’espansione delle reti di Milano, Roma e Genova. Nelle città del Nord e in quelle del Centro, l’offerta è di circa 5.500 posti al chilometro per abitante, più del doppio delle città del Mezzogiorno dove l’offerta è di appena 2.178 posti al chilometro. Circa un quarto dei residenti italiani, dai 14 anni in su, utilizza autobus, filobus o tram e gli utenti “non occasionali” sono circa 12 su 100.
Nelle aree metropolitane si rileva una maggiore incidenza sia delle utenze totali, 69 su 100, che di quelle occasionali, 40 su 100. Al Centro 30 persone su 100 usano il trasporto pubblico locale, al Nord 26 su 100, mentre al Sud solo 17 su 100. Ma le variazioni negative non hanno interessato solo l’offerta, secondo l’Istat, nel periodo preso in esame, la domanda si è ridotta di 13,6 punti percentuali a causa, soprattutto, della crisi occupazionale che ha interessato l’intero Paese. Tra gli aspetti negativi gli utenti hanno indicato il prezzo del biglietto troppo caro e le fermate scomode.

(fonte: Istat)

 

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