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La Grecia dice “no” all’austerity

GRECIA: ANNUNCIATO NUOVO GOVERNOI dati finali dello spoglio hanno confermato le stime preliminari: la Grecia ha votato contro l’austerity. I “no” sono stati, infatti, il 61,31% dei voti, mentre il 38,69% ha votato a favore. A recarsi alle urne, per decidere il futuro della Grecia, è stato il 62,5% degli aventi diritto al voto.
Una decisione che ha confermato la permanenza del primo ministro, Alexis Tsipras, a capo del governo ellenico. Dimissioni invece per il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis (al suo posto arriva Euclid Tsakalotos, 55 anni, già capo negoziatore greco a Bruxelles durante le trattative con i creditori internazionali e membro del comitato centrale di Syriza), che ha rassegnato le dimissioni con l’intento di “consentire ad Alexis Tsipras di sfruttare come ritiene opportuno il capitale che il popolo greco ci ha garantito con il referendum di ieri e porterò con orgoglio il disgusto dei creditori”.
L’ex ministro, al termine dello spoglio delle schede, ha infatti spiegato: “Subito dopo l’annuncio dei risultati del referendum, sono stato informato di una certa preferenza di alcuni membri dell’Eurogruppo e di ‘partner’ assortiti per una mia… ‘assenza’ dai loro vertici, un’idea che il primo ministro ha giudicato potenzialmente utile per consentirgli di raggiungere un’intesa, per questa ragione oggi lascio il ministero delle Finanze”.
Un primo passo per trovare l’intesa sarà fatto martedì quando il premier greco incontrerà l’Eurogruppo per proporre le sue iniziative. Certo è che, come ha sottolineato il numero uno dell’Eurogruppo, Jerom Dijsselbloem, “per il risanamento dell’economia greca, sono inevitabili misure difficili e riforme”. È anche vero però che, senza un passo verso la Grecia da parte dei creditori, la situazione resterà difficile da risolvere. Lo stesso Fondo monetario internazionale qualche giorno fa ha ammesso che “il debito non è sostenibile”. Secondo quanto riportato dal New York Times il Fmi è consapevole del fatto che senza una riduzione “del carico debitorio da capogiro del Paese, la Grecia ha poche speranze di una ripresa economica sostenuta”.

 

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