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Quanto ci costa andare al mare

mare_spiaggia_stabilimentiAlcuni vacanzieri italiani avranno qualche difficoltà a mettere in atto i loro propositi. Parte del 36% degli italiani, che – in occasione di un’indagine condotta da Confesercenti e da Swg – aveva confessato l’intenzione di voler spendere meno rispetto all’estate scorsa, dovrà fare i conti con i lievi aumenti dei costi dei servizi balneari registrati dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori (O.N.F).
Quelli rilevati dall’O.N.F. sono incrementi destinati a pesare moderatamente sulle tasche degli italiani, che passeranno le proprie vacanze sulle coste della nostra Penisola. Del resto, spiega Federconsumatori, il calo delle presenze nel settore turistico ha determinato un aumento medio dei costi relativi agli stabilimenti balneari abbastanza contenuto: l’1,2% in più rispetto al 2014.
Pur potendo contare su diverse offerte (sconti famiglie, lettino a tempo…), i vacanzieri italiani dovranno spendere qualcosina in più per sottoscrivere un abbonamento giornaliero o assicurarsi l’utilizzo di una sdraio. Per il primo spenderanno mediamente 25,70 euro contro i 25 euro dello scorso anno; per il secondo, invece, la spesa sarà pari a 4,70 euro contro i 4,50 del 2014 (+3%). Cresce del 2% anche il prezzo medio dell’abbonamento mensile e di quello stagionale – un ombrellone, un lettino e una sdraio –, che costeranno rispettivamente 592 e 1.250 euro contro i 580 e i 1.220 euro dell’estate scorsa. Quando gli italiani, che trascorsero un periodo di vacanza, furono due milioni in meno rispetto a quelli previsti nel corso del 2015.
Stando ad una stima di Confesercenti, infatti, oltre 32 milioni di persone hanno intenzione di andare in vacanza. La maggior parte delle quali sceglierà agosto, che rimane – secondo un’indagine dell’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea – il mese preferito degli italiani, che trascorrono le loro vacanze principalmente nel periodo estivo. Il 32,7% delle notti turistiche dei nostri connazionali si concentrano dal 1° al 31 agosto, il 27,4% a luglio, il 10% a giugno e il 3,8% a settembre. A differenza di quanto accade in altri Paesi dell’Ue, dove le notti turistiche sono meglio distribuite durante l’anno.

(articolo pubblicato l’8 luglio 2015 su Tgcom24)

 

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