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Istat: a luglio inflazione in calo su giugno (-0,1%)

Nel mese di luglio 2015, secondo le stime preliminari, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,1% su base mensile mentre, come a giugno, aumenta dello 0,2% su base tendenziale.
La stabilità dell’inflazione è dovuta a dinamiche differenziate per le diverse tipologie di prodotto: l’attenuazione del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici regolamentati (-1,0%, da -3,6% di giugno) e l’accelerazione della crescita su base annua di quelli di alcune tipologie di servizi bilanciano le spinte al ribasso dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-8,6%, da -7,2% del mese precedente) e degli Alimentari non lavorati (+1,6%, da +2,1% di giugno).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'”inflazione di fondo” sale allo 0,8% (era +0,6% a giugno); stabile l’inflazione al netto dei soli beni energetici (+0,8%).
Il calo su base mensile dell’indice generale è da ascrivere principalmente alla diminuzione dei prezzi della Frutta fresca (-8,2%) e dei Vegetali freschi (-7,3%) – su cui incidono fattori di natura stagionale – e degli Energetici regolamentati (-0,4%) e non regolamentati (-0,7%); a contenere la contrazione è il rialzo dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+1,9%), anch’essi influenzati da fattori stagionali.
L’inflazione acquisita per il 2015 è pari a +0,1% (era +0,2% a giugno).
Rispetto a luglio 2014, i prezzi dei beni fanno registrare una flessione pari a quella rilevata a maggio e a giugno (-0,3%), mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi sale allo 0,8% (da +0,7% di giugno). Di conseguenza, rispetto a giugno 2015, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni aumenta di un decimo di punto percentuale.
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,9% su base mensile e crescono dello 0,7% su base annua (da +0,8% del mese precedente).
I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto diminuiscono dello 0,5% in termini congiunturali e dello 0,1% nei confronti di luglio 2014 (dal +0,2% di giugno).
Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,9% su base mensile e aumenta dello 0,4% su base annua, in accelerazione dal +0,2% di giugno. La flessione congiunturale è in larga parte dovuta ai saldi estivi dell’abbigliamento e calzature, di cui l’indice NIC non tiene conto.

(fonte: Istat)

 

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