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I numeri della fatturazione elettronica, un anno dopo

aziende computerLa fatturazione elettronica è ormai obbligatoria per i rapporti con l’amministrazione pubblica centrale da oltre un anno e da più di sei mesi lo anche per quelli con l’amministrazione pubblica locale. In attesa che venga estesa anche ai privati (a partire dal gennaio 2017) la Sogei – società di Information and Communication Technology del Ministero dell’Economia e delle Finanze – ha presentato alla Camera un bilancio aggiornato al 21 settembre.
È innanzitutto opportuno sottolineare che la fatturazione elettronica presenta vantaggi sia di tipo economico, ad esempio si usa meno carta sia per le fatture riuscite che per quelle in cui sono presenti errori e che quindi verranno scartate, che vantaggi legati al tempo: ad oggi, secondo Sogei, è di circa 30 minuti il tempo necessario medio per spedire, controllare e consegnare una fattura.
L’Osservatorio Fatturazione elettronica e Dematerializzazione sella School of Menagement del Politecnco di Milano spiega che l’adozione della fatturazione elettronica potrebbe garantire risparmi pari a un miliardo di euro l’anno, una cifra alla quale si sommano altri 500 milioni di euro derivanti dall’incremento di produzione delle imprese fornitrici della Pa.
Complessivamente, la digitalizzazione dell’intero ciclo che prevede il contratto, l’ordine, la consegna, la fatturazione e, infine, il pagamento delle imprese da parte della Pa, potrebbe generare un risparmio di 6,5 miliardi di euro che potrebbero diventare 60 miliardi nel momento in cui il servizio verrà esteso a tutte le imprese attive sul territorio italiano.
Ma torniamo ai dati della Sogei aggiornati al 21 settembre: dall’avvio dell’obbligatorietà ad oggi le fatture elettroniche ricevute dal sistema informatico di interscambio sono state 15.795.869. Il valore medio settimanale è passato dai circa 70mila euro di marzo ai 500mila dell’ultimo periodo. In crescita anche i soggetti coinvolti, dai 92 mila della scorsa rilevazione sono infatti arrivati a toccare quota 521 mila.
Sogei ha poi notato un accrescimento delle dimestichezza degli interessati con la fatturazione elettronica: mentre nel primo mese il 40% dei documenti consegnati venivano scartati per errori, ad oggi la quota è scesa al 10%.

 

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