Quanto costano gli affitti in Italia
Un trend in atto da qualche anno a questa parte – dal 2010 al 2014 i canoni d’affitto sono diminuiti in modo costante – si è interrotto. L’affitto medio di un appartamento in Italia costa di più rispetto all’anno scorso. Vediamo di quanto.
Secondo il Rapporto sulle locazioni 2015 di Solo Affitti, elaborato con la collaborazione di Nomisma, nel 2015 i canoni d’affitto in Italia sono cresciuti dell’1,7% rispetto all’anno precedente. Nel nostro Paese, affittare un appartamento costa mediamente 516 euro. Si tratta di una media, naturalmente.
In alcune città – Roma e Milano, ad esempio – prendere in affitto un appartamento costa di più che altrove: nella Capitale occorrono 809 euro contro i 916 del capoluogo lombardo. A Perugia (396 euro), Campobasso (381 euro) e Potenza (379 euro) l’affitto medio è decisamente più basso.
Oltre a rappresentare un’inversione di tendenza rispetto al passato recente – dal 2010 al 2014 i canoni d’affitto sono scesi del 12,5% –, l’incremento medio certificato dall’indagine Solo Affitti-Nomisma si è verificato con intensità diverse nelle città italiane.
A Bologna (+11,6%), Perugia (+9%), Bari (+8,5%), Napoli (+6,3%) e Genova (+5,5%) l’aumento è stato superiore alla media nazionale. Mentre in altri centri come Palermo (-7,7%), Roma (-2,2%), Potenza (-5%), Campobasso (-5%), Trieste (-1,9%) e Trento (-1,2%) sono stati registrati dei cali.
Non è (forse) una casualità se nelle città dove gli affitti hanno subìto una contrazione, la quota delle famiglie, che prendono in affitto un appartamento come abitazione principale, è superiore alla media nazionale e oscilla tra l’80% di Trento al 70,4% della Capitale. Più in generale, la rilevazione Solo Affitti-Nomisma ha certificato un incremento delle famiglie che vivono in affitto, passata dal 50,3% del 2014 al 59,8% del 2015.