Usa 2016. La rivincita degli outsider | T-Mag | il magazine di Tecnè

Usa 2016. La rivincita degli outsider

di Fabio Germani

bernie_sanders_new_hampshireSanders e Trump, ovvero la rivincita degli outsider. Il New Hampshire così ha deciso, lasciando a bocca asciutta Hillary Clinton da una parte, Ted Cruz e Marco Rubio dall’altra. Tra i prepubblicani sorridono, senza esagerare, John Kasich e Jeb Bush.
In campo democratico, a sorprendere non è tanto la vittoria di Sanders, quanto i voti di scarto sulla rivale ex First Lady. In termini percentuali 21 punti (60 a 39), che non è affatto poco per un socialista di 74 anni. Il New Hampshire è uno Stato strano, spesso “indeciso”, ma decisamente attivo (di solito la partecipazione alle urne è molto elevata). Dal 1952 al 1992 chi ha vinto qui, poi è diventato presidente e la campagna si fa (anche) porta a porta. Di recente, però, il New Hampshire non era stato altrettanto premonitore come in passato, chiedere a Hillary Clinton che nel 2008 sembrava rilanciarsi dopo la sconfitta in Iowa. L’attuale corsa, per lei, non è affatto compromessa. Anzi. A conti fatti il reale vantaggio di Sanders al momento è minimo, anche se quest’ultimo sta legittimando sempre più la sua candidatura. Che sarà pure anti-establishment, ma con il passare delle settimane appare sempre più credibile.

Alla “rivoluzione” di Sanders (“Il governo appartiene alla gente”), Clinton continua a proporre la sua visione universale e allo stesso tempo razionale. Così razionale da avere già archiviato il New Hampshire, pronta a strappare consensi in Nevada (il 20 febbraio per i democratici) e in South Carolina (il 27 dello stesso mese).

Ironia della sorte, vale per Trump quello che vale per Sanders. Di certo il New Hampshire non ha consegnato all’uomo d’affari le chiavi della Casa Bianca, ma almeno ha confermato che sarà un osso duro ancora a lungo (se non fino a fine corsa). Marco Rubio, l’eroe dell’Iowa che aveva fatto sperare la base del Gop in un candidato più moderato in grado di contrastare i populismi di Trump e Cruz, è rimasto indietro, complice un dibattito televisivo disastroso alla vigilia del voto. Alle spalle di Trump si è posizionato John Kasich (lui un vero moderato), che molti osservatori stanno indicando quale plausibile (e comodo) candidato vicepresidente in quanto governatore di uno Stato di norma decisivo per la presidenza, l’Ohio. Jeb Bush resta a galla, e per lui questa può dirsi la migliore notizia. Insomma, il rischio di dover archiviare anzitempo questa esperienza (come successo a Chris Christie, nonostante il recente massacro mediatico andato a segno ai danni di Rubio) era concreto, ma è stato scongiurato avendo superato, seppure di poco, l’ex delfino Rubio. A breve Bush avrà al suo fianco il fratello già presidente, George W.: il South Carolina – prossimo appuntamento per i repubblicani, il 20 febbraio – sarà un test fondamentale per l’ex governatore della Florida.

@fabiogermani

Le puntate precedenti:
Usa 2016. Vincono Cruz e Clinton (o Rubio e Sanders?)
Usa 2016. Primarie ai nastri di partenza
Usa 2016. La corsa repubblicana
Usa 2016. La corsa democratica
Usa 2016. Così la risalita economica dell’America

 

4 Commenti per “Usa 2016. La rivincita degli outsider”

  1. […] puntate precedenti: Usa 2016. La rivincita degli outsider Usa 2016. Vincono Cruz e Clinton (o Rubio e Sanders?) Usa 2016. Primarie ai nastri di partenza Usa […]

  2. […] puntate precedenti: Usa 2016. Conferme e defezioni tra i repubblicani Usa 2016. La rivincita degli outsider Usa 2016. Vincono Cruz e Clinton (o Rubio e Sanders?) Usa 2016. Primarie ai nastri di partenza Usa […]

  3. […] 2016. Clinton e Trump vincono il Super Tuesday Usa 2016. Conferme e defezioni tra i repubblicani Usa 2016. La rivincita degli outsider Usa 2016. Vincono Cruz e Clinton (o Rubio e […]

  4. […] il Super Tuesday (02/03/2016) Usa 2016. Conferme e defezioni tra i repubblicani (24/02/2016) Usa 2016. La rivincita degli outsider (10/02/2016) Usa 2016. Vincono Cruz e Clinton (o Rubio e Sanders?) (02/02/2016) Usa 2016. Primarie […]

Scrivi una replica

News

Netanyahu ci ripensa, attesa delegazione Israele negli Usa

Un cambio di rotta rispetto alla decisione presa subito dopo l’approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza. Il premier israeliano, Benyamin…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, Oleg Ivashchenko nominato nuovo capo dei servizi segreti esteri

«Ho nominato il generale Oleg Ivashchenko nuovo capo dei servizi segreti esteri dell’Ucraina». Ad annunciarlo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «È un professionista – ha…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Gaza, Onu: «Fame potrebbe equivalere a crimine di guerra»

L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha affermato in un’intervista alla Bbc che Israele ha dalla sua una responsabilità significativa…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Meloni: «La pace si costruisce con la deterrenza»

«La pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio». Così il presidente del Consiglio,…

28 Mar 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia