Le nuove imprese? Sono under 35
Quanto certificato qualche giorno fa da Unioncamere – nel 2015 il ritmo di crescita delle imprese italiane è tornato ai livelli precedenti alla crisi economica – è dovuto in particolare al dinamismo degli oltre 119 mila giovani under 35 che hanno dato vita a una nuova impresa.
Nel sottolinearne l’importante contributo, Unioncamere osserva inoltre che il saldo delle aziende create da under 35 (+66.209 unità) ha superato nettamente l’intero saldo annuale (+45.181) e che complessivamente le imprese giovanili attive in Italia sono oltre 623 mila, pari al 10,3% del totale delle aziende registrate al 31 dicembre 2015.
I giovani, che non hanno potuto tentare la via dell’auto-imprenditorialità lo scorso anno e non riusciranno a farlo neanche prossimamente, potranno comunque contare su maggiori opportunità lavorative.
Secondo il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere con il supporto del ministero del Lavoro, il 32,5% dei posti di lavoro offerti complessivamente tra gennaio e marzo dal settore privato sarà destinato ai disoccupati con meno di 30 anni. Dunque cinque under 30 su cento potrebbero trovare un impiego nel primo trimestre 2016: in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano quattro su cento.
Nel complesso, tra gennaio e marzo, le imprese offriranno 227 mila posti di lavoro (+8,4% rispetto al primo trimestre 2015).
Unioncamere osserva che questa maggiore disponibilità delle imprese potrà contribuire “ad erodere l’alto tasso di disoccupazione giovanile” che continua a caratterizzare il mercato del lavoro italiano, nonostante i cali registrati recentemente.
Stando ai dati dell’ISTAT, a dicembre il tasso di disoccupazione dei 15-24enni – ovvero la quota dei giovani in cerca di un impiego sul totale di quelli attivi (occupati e disoccupati) – era pari al 37,9% (-0,1% su base mensile e -3,3% su quella annuale) mentre l’incidenza dei disoccupati sul totale dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni era pari al 9,8%.
A dicembre, in pratica, poco meno di un giovane su dieci era disoccupato.