I lavoratori sovra-qualificati in Italia | T-Mag | il magazine di Tecnè

I lavoratori sovra-qualificati in Italia

impresa manifatturieraDiversi studi hanno certificato che l’economia italiana è caratterizzata da una presenza consistente di lavoratori impiegati in occupazioni che richiedono competenze inferiori a quelle possedute. Si tratta di un problema di cui tener conto, in quanto incide negativamente sulla produttività e il salario del lavoratore, e che non riguarda solo il nostro Paese.
Stando a un’analisi della Camera di commercio di Milano, elaborata su dati relativi al 2012, in Italia il 15% degli occupati lavora al di sotto delle proprie competenze (circa 3,2 milioni sui 22 milioni di lavoratori impiegati complessivamente nel nostro Paese).
Molto dipende anche dall’età del lavoratore: lo studio osserva che il fenomeno coinvolge maggiormente le persone d’età compresa tra i 25 e i 34 anni (21,5%), mentre tende a ridursi con il crescere dell’età (tra gli occupati over 55, la quota dei lavoratori sovra-qualificati scende all’8%).
Difficile sorprendersi, però. In passato anche il Survey of Adult Skills, uno studio condotto dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico (OCSE) in 33 Paesi, aveva certificato le difficoltà dell’Italia nel far incontrare le competenze e le offerte di lavoro.
Tra le economie dell’area OCSE, quella italiana presenta una quota molto alta di lavoratori under-skilled (terza posizione) e di quelli over-skilled (settima posizione).
In realtà far combaciare le competenze e le offerte di lavoro è un problema comune a diversi Paesi europei, in particolare negli ultimi anni: secondo un rapporto dell’Organizzazione internazionale del Lavoro (Skills mismatch in Europe), tra il 2002 e il 2012 il numero dei lavoratori sovra-qualificati è cresciuto nella maggior parte delle economie europee, con conseguenze inevitabilmente negative.
L’impiego di lavoratori sovra-qualificati in occupazioni, che richiedono competenze inferiori a quelle possedute, incide sulla produttività del lavoratore stesso e del salario percepito: secondo uno studio (L’overeducation in Italia: le determinanti e gli effetti salariali nei dati AlmaLaurea), un overskilled-overeducated guadagna fra il 15 e il 25% in meno rispetto alla media dei laureati, proprio perché svolge un impiego che non richiede l’utilizzo delle competenze acquisite nel percorso di studi.

 

Scrivi una replica

News

Via libera di Camera e Senato alle risoluzioni sul Def

Il Parlamento ha approvato il Def, il Documento di economia e finanza. Le Aule di Camera e Senato hanno dato il via libera alle risoluzioni…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Giorgetti: «Il nuovo Patto di stabilità è sicuramente un compromesso»

Il nuovo «Patto di stabilità approvato ieri dal Parlamento europeo è sicuramente un compromesso,non è la proposta che il sottoscritto aveva portato avanti in sede…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

«Nel 2023 in Italia oltre 1.400 attacchi cyber»

Nel 2023 l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha trattato 1.411 attacchi cyber, in crescita su base annua (+29%). Aumentati anche i soggetti colpiti, passati da…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »

Ucraina, la Commissione europea ha erogato la seconda tranche del finanziamento ponte eccezionale a Kiev

La Commissione europea ha erogato all’Ucraina la seconda tranche del finanziamento ponte eccezionale nell’ambito dell’Ukraine facility. L’importo è di 1,5 miliardi di euro. «L’Ucraina porta…

24 Apr 2024 / Nessun commento / Leggi tutto »
Testata registrata presso il tribunale di Roma, autorizzazione n. 34/2012 del 13 febbraio 2012
Edito da Tecnè S.r.l - Partita Iva: 07029641003
Accedi | Disegnato da Tecnè Italia