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L’andamento altalenante della fiducia

carrelloAncora una volta – a marzo – gli indici che misurano la fiducia dei consumatori e quella delle imprese, viaggiano in direzione opposta. Stando a quanto riferito dall’Istat, infatti, ad una crescita del primo si è contrapposta una discesa del secondo. Osservando le tabelle relative ai consumatori si nota un miglioramento dei giudizi sulla situazione del Paese e un peggioramento di quelli sulla situazione personale o del proprio nucleo familiare.
In particolare la fiducia dei consumatori, nel terzo mese dell’anno, si è attestata a 115 punti, contro i 114,5 di febbraio. Il dato è dunque tornato a crescere confermando l’andamento altalenante degli ultimi mesi: da agosto a novembre l’indice è sempre cresciuto, passando dai 107 punti di luglio ai 118,3 del penultimo mese del 2015, a dicembre si è invece registrata una battuta d’arresto, a 117,4 punti, a gennaio una nuova inversione di tendenza, a 118,6, e di nuovo un calo a febbraio, appunto a 114,5 punti.
Escluso il clima personale (passato dai 105,8 punti di febbraio ai 105,7 di marzo), si mostrano in crescita tutte le disaggregazioni: il clima economico è passato da 141,8 a 142,9 punti, quello corrente da 110,7 a 111,1 punti, mentre quello futuro da 120,4 a 120,6 punti.
Entrando ancor di più nel dettaglio si nota un lieve miglioramento sia dei giudizi sulla situazione economica del Paese attuale (da -37 a -34) che delle attese (da 4 a 5 punti), mentre emerge una sostanziale stabilità per le attese sulla disoccupazione (12 punti come a febbraio dopo il punto di gennaio). Peggiorano invece i giudizi sulla situazione economica della famiglia (da -29 a -33) e quelli sul bilancio familiare attuale (da 4 a -1) e futuro (da 35 a -36).
Anche per la fiducia delle imprese a marzo si conferma un andamento altalenante. Tuttavia, se per la fiducia delle imprese si sono registrati diversi mesi di crescita consecutiva, il sali-scendi della fiducia delle imprese ha interessato sia il 2014 che il 2015 trovando conferma in questi primi tre mesi del 2016 (101,3 a gennaio, 103,2 a febbraio e 100,1 a marzo).
La dinamica di marzo è stata ampliamente determinata dal calo della fiducia delle imprese dei servizi di mercato, da 106,5 punti a 103,2, e da quella delle imprese del commercio al dettaglio, da 106,8 a 104,9 punti. Tiene quella delle imprese manifatturiere, da 102 a 102,2, mentre scende anche la fiducia delle imprese di costruzioni, passando dai 119,3 di febbraio ai 118,4 di marzo.

 

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