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Istat: a maggio esportazioni -3,0% importazioni -1,1%

“A maggio 2016, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali sono in contrazione, con una diminuzione più marcata per le esportazioni (-3,0%) che per le importazioni (-1,1%). Il surplus commerciale (+3.257 milioni) è ampiamente superiore a quello dello stesso mese del 2015 (+2.756 milioni).
La flessione congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è ascrivibile ai beni strumentali (-8,3%, in presenza di importanti vendite di mezzi di navigazione marittima nel mese precedente) e ai beni di consumo durevoli (-7,9%). Le vendite di energia (+11,3%) e, in misura minore, quelle di beni di consumo non durevoli (+2,9%) sono in crescita.
Dal lato dell’import, il calo congiunturale interessa i beni strumentali (-10,5%, tuttavia nel mese di aprile si erano registrati rilevanti acquisti di mezzi di navigazione marittima) e, in misura meno intensa, i beni di consumo (-1,1%) e i beni intermedi (-0,4%). Gli acquisti di energia (+7,6%) sono in rilevante espansione.
Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue si conferma in espansione (+1,3%). Al netto della componente energetica (-18,3%), si registra una crescita più marcata (+2,0%) principalmente ascrivibile ai beni strumentali (+3,7%) e ai beni intermedi (+2,3%).
Nello stesso periodo, la flessione congiunturale dell’import (-0,5%) investe quasi tutti i comparti, esclusi i beni strumentali (+4,4%) e l’energia (+2,4%). Il calo dei beni di consumo durevoli (-5,2%) e dei beni intermedi è marcato (-3,7%).
La contrazione mensile delle esportazioni su base annua (-1,7%) è determinata dall’energia (-51,4%) e, in misura minore, dai beni di consumo durevoli (-7,5%) e dai beni strumentali (-1,2%). Al netto della componente energetica le esportazioni risultano in espansione (+1,4%) e crescono le vendite di beni di consumo non durevoli (+8,0%) e di beni intermedi (+2,1%).
Anche le importazioni sono in forte calo tendenziale (-5,8%), imputabile alla componente energetica (-26,5%) e, in misura meno intensa, ai beni intermedi (-4,5%). I beni strumentali (+15,9%) e, in misura più contenuta, i beni di consumo non durevoli (+2,1%) registrano una crescita degli acquisti.
Al netto della differenza nei giorni lavorativi (22 a maggio 2016 rispetto a 20 a maggio 2015) la flessione tendenziale di entrambi i flussi è più marcata: -4,4% per le esportazioni e -8,9% per le importazioni.
A maggio 2016 il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici (+5,5 miliardi) è invariato rispetto a maggio 2015.
A maggio 2016 aumentano le vendite di beni verso il Giappone (+12,4%), paesi ASEAN (+2,9%), Svizzera (+2,1%) e Turchia (+1,4%). Paesi MERCOSUR (-24,8%), paesi OPEC (-10,9%), Stati Uniti (-2,1%) e Cina (-1,2%) segnano un decremento delle esportazioni.
Le importazioni da Russia (-32,2%), paesi OPEC (-15,4%), paesi MERCOSUR (-5,2%) e Stati Uniti (-4,5%) sono in calo, mentre gli acquisti dall’India (+29,8%) e dalla Turchia (+14,1%) registrano una crescita sostenuta”. E’ quanto riporta Istat sul proprio sito.

 

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