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Dal Mezzogiorno il maggior contributo a Pil e occupazione

mezzogiornoNel 2015 il prodotto interno lordo italiano è cresciuto dello 0,8%. Un risultato simile a quello riportato da tutte le aree del Paese, bilanciato però dalle più tenui performance del Centro Italia. Nelle stime preliminari del Pil e dell’occupazione a livello territoriale dell’Istat emergono poi, per quanto riguarda il numero di occupati, aumenti in tutte le aree del Paese, tranne nel Nord-Est: -0,5%. Per entrambi gli indici il contributo maggiore arriva dal Mezzogiorno.
Dalle stime sul Pil emerge una crescita dell’1% nel Nord-Ovest, un +0,8% per il Nord-Est, un +1% per il Mezzogiorno e un più lieve +0,2% per il Centro. Nel Nord-Ovest il maggior contributo alla crescita del Pil è giunto dall’industria in senso stretto, +1,6%; seguito da quello del settore dei servizi finanziari, immobiliari, professionali e alle imprese, +1,5%, e dalle costruzioni, +1,2%. Un crescita più timida ha interessato il commercio, i pubblici esercizi, i trasporti e telecomunicazioni, +0,4%. Un contributo negativo è arrivato invece da agricoltura, silvicoltura e pesca, -0,9% e dalla voce “altri servizi”, -0,7%.
Anche nel Nord-Est il contributo maggiore alla crescita del Pil è legato all’industria in senso stretto, +2,6%; mentre nel Centro Italia la voce mette a segno un -0,2%. In entrambe le aree le costruzioni registrano una contrazione del valore aggiunto (rispettivamente -2,7% e -4,1%) mentre l’agricoltura è stata interessata in ambo le ripartizioni da una crescita (+1% e 5,6%).
Nel Mezzogiorno si osserva un contributo positivo da tutti i settori (agricoltura, silvicoltura e pesca, +7,3%; industria in senso stretto, +0,1%; costruzioni, +1,4%; commercio, pubblici esercizi, trasporti e telecomunicazioni, +2,6%) esclusi i Servizi finanziari, immobiliari, professionali e alle imprese che riportano un -0,6% e la voce altri servizi interessata invece da una variazione nulla.
Le stime riguardanti il mercato del lavoro, come anticipato, indicano una crescita del numero degli occupati per tutte le aree del Paese, meno che per il Nord-Est dove si registra un -0,5%: nel Nord-Ovest e al Centro il numero degli occupati a segnato un +0,5%, mentre nel Mezzogiorno un +1,5%.
Il buon risultato che ha interessato il Mezzogiorno è legato soprattutto all’aumento degli occupati registrato nel settore agricolo, della silvicoltura e della pesca, +3,3%, in quello del commercio , dei pubblici esercizi, dei trasporti e delle telecomunicazioni, +2,7%; e in quello delle costruzioni, +1,5%. Se però quest’ultimo settore ha contribuito positivamente all’aumento degli occupati del Mezzogiorno, altrettanto non ha fatto nell’area Nord-Est del Paese dove le costruzioni hanno riportato un calo del 4,2%.

 

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