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Fumo, alcol e gli altri fattori di rischio per la salute

alcol“Fattori di rischio per la salute: fumo, obesità, alcol e sedentarietà” è il titolo del rapporto Istat del 2015 sui comportamenti nocivi e le abitudini errate. L’anno scorso, il 19,6% della popolazione di 14 anni ha dichiarato di essere un fumatore, circa 10,3 milioni di persone, il 22,8% di aver fumato in passato, mentre il 56,3% di non aver mai fumato. Dichiarano di fumare il 15% delle donne e il 24,6% degli uomini. La percentuale dei fumatori è comunque scesa del 23,7% tra il 2001 e il 2015, mentre la quota più elevata di fumatori si riscontra nella fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni, 33%, quella delle fumatrici nella classe di età 55 – 59 anni, 20,8%.
Il 45,1% della popolazione di 18 anni, sempre nel 2015, ha ammesso di avere problemi di peso. Il 35,3% ha dichiarato di essere in sovrappeso, il 9,8% obeso. Solo la metà degli italiani, il 51,8% ha un peso normale, mentre il 3% è sottopeso. L’eccesso di calorie continua ad aumentare nel tempo, soprattutto tra i maschi dal 51,2% del 2001 al 54,8% di oggi. Bambini e adolescenti in eccesso di peso raggiungono la quota del 24,9%, mentre i ragazzi sono molto più numerosi delle ragazze: 28,3% contro il 21,3%. Per quanto riguarda l’uso di alcol, il 64,5% della popolazione di 11 anni lo ha consumato almeno una volta nel corso dell’anno. La bevanda alcolica preferita degli italiani resta il vino e viene consumato dal 52,2% delle persone. Il 46,4% preferisce la birra e il 42,1% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori. La percentuale di consumatori giornalieri di bevande alcoliche è scesa tra il 2003 e il 2015 dal 31,1% al 22,2%. In aumento la quota di chi consuma alcol occasionalmente, dal 37,7% al 42,3% e di chi beve alcolici fuori dai pasti dal 24,8% al 27,9%. Il 15,7% della popolazione ha comportamenti di consumo di alcol che eccedono le raccomandazioni per non incorrere in problemi di salute, comportamenti che vengono osservati più frequentemente tra gli ultrasessantacinquenni, il 36,4% degli uomini e il 9% delle donne, tra i giovani 18 – 24 anni, 23,1% e 9,1% e tra gli adolescenti di 11 – 17 anni, 22,4% e 15,6%.
Gli italiani sono sempre più sedentari. Nel 2015, 23 milioni e 524 mila persone, il 39,9% della popolazione di tre anni e più ha dichiarato di non praticare sport, né attività fisica nel tempo libero. E’ sedentario il 44,3% delle donne contro il 35,1% degli uomini. I comportamenti a rischio per la salute spesso si trasmettono dai genitori ai figli: fuma il 30,2% dei giovani fino a 24 anni che vivono con i genitori fumatori, solo l’11,9% se nessun genitore fuma, il 48,4% dei giovani è sedentario se lo sono anche i genitori, 7,7% se i genitori non lo sono. Simili evidenze si riscontrano anche per quanto riguarda l’eccesso di peso e il consumo non moderato di alcol. Il 76,5% della popolazione adulta di 18 anni adotta comportamenti a rischio tra quelli considerati, il 37,2% della popolazione ne presenta almeno due, mentre l’8,4% associa tre o quattro comportamenti non salutari. I fenomeni di sedentarietà ed eccesso di peso, che molto frequentemente sono associati fra loro, rappresentano un rischio per oltre la metà degli adulti, 52,1%.
Anche alcol e fumo sono frequentemente associati, soprattutto tra gli uomini. Il 29,9% dei fumatori e il 27,1% degli ex fumatori adottano un comportamento di consumo eccessivo di alcol contro il 16% dei non fumatori. Il consumo di tabacco, che secondo le stime dell’Oms determina il 10% dei decessi tra le persone adulte di tutto il mondo, è forse la causa principale di morte evitabile. In Italia dagli anni ’80 il tabacco è in progressivo calo, grazie anche alle leggi varate contro il fumo.

 

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